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giovedì 25 Aprile 2024,

Approvata la legge sui cammini veneti

L’assessore regionale al Turismo, Federico Caner (nella foto): «Discipliniamo uno dei comparti in espansione del nostro turismo».

«Per quantità e qualità di luoghi e mete di grande interesse storico, culturale, artistico, e paesaggistico, il Veneto è naturalmente una terra di cammini, capaci di attrarre un crescente numero di appassionati di una nuova forma di turismo che si sta affermando tra quelle di maggior successo negli ultimi anni». Lo ha detto l’assessore regionale al turismo, Federico Caner, salutando con soddisfazione l’odierna approvazione all’unanimità da parte del Consiglio regionale del progetto di legge «Disposizioni per il riconoscimento, la valorizzazione e la promozione dei cammini veneti».

«Questa nuova legge – ha continuato Caner – ha il pregio di disciplinare un comparto in espansione, sia ai fini del riconoscimento dei cammini, sia della loro gestione, valorizzazione e promozione, consentendo al Veneto di consolidare il primato di prima Regione turistica d’Italia, non solo per arrivi e presenze, ma anche per organizzazione della propria variegata offerta».

«La creazione di un Registro della Rete dei Cammini Veneti – ha proseguito Caner – è coerente con gli obiettivi del Piano Strategico del Turismo, che prevede l’individuazione di nuove destinazioni e nuovi prodotti basati su un’esperienza autentica di fruizione del territorio. Anche le località meno conosciute, i centri più piccoli, parte dei territori montani, naturali e rurali, compresi quelli delle aree interne, entrando in questi circuiti potranno proporre i loro valori escursionistici. Questi itinerari vengono annoverati tra i ‘prodotti emergenti’ del turismo, ma per l’alto livello di gradimento e di interesse raggiunto in brevissimo tempo, sono certamente una delle componenti del cosiddetto turismo slow sulle quali è necessario investire».

Avvicinarsi a questi percorsi, tra i quali figura anche il Cammino delle Dolomiti promosso dalla diocesi di Belluno-Feltre, ha concluso Caner, «significa conoscere un Veneto non meno interessante e suggestivo di quello delle destinazioni più mature: è un’occasione di arricchimento culturale per turisti e visitatori e nel contempo un’opportunità da non sottovalutare dal punto di vista economico e occupazionale per le diverse attività che possono nascere e svilupparsi nell’ambito dell’ospitalità, dall’alloggio alla ristorazione».

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