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giovedì 28 Marzo 2024,

Protezione civile, 100 mila euro per riorganizzare il servizio

Belluno e Ponte nelle Alpi in prima fila per la Protezione civile. Oggi, martedì 21 gennaio si è svolto nella sede dell’Unione Montana Bellunese un incontro per definire le modalità e i tempi per gli investimenti da parte dei due Comuni in tema di Protezione civile.

Belluno e Ponte nelle Alpi in prima fila per la Protezione civile. Martedì 21 gennaio si è svolto nella sede dell’Unione Montana Bellunese un incontro per definire le modalità e i tempi per gli investimenti da parte dei due Comuni in tema di Protezione civile. Il tutto grazie all’assegnazione di un contributo della Regione del Veneto, che ha destinato all’Unione Montana 80 mila euro, a cui vanno aggiungi 20 mila euro di cofinanziamento. L’Unione è destinataria della delega alla gestione della funzione fondamentale relativa alle attività in ambito comunale di pianificazione di Protezione civile e coordinamento dei primi soccorsi, conferita dal Comune di Ponte nelle Alpi con una deliberazione del 27 settembre 2017.

Ora l’obiettivo è riorganizzare l’importantissimo servizio di Protezione civile. «I comuni di Belluno e Ponte nelle Alpi sono dotati di un apposito Piano di Protezione civile e hanno stipulato convenzioni con le squadre di volontari, allo scopo di reperire le necessarie risorse tecniche e strutturali per gli interventi di emergenza», si legge nella relazione prodotta dall’Unione. «Gli interventi di minore complessità e rilevanza sono assicurati dal personale operaio dell’Unione Montana che, pur con la limitatezza degli strumenti e delle attrezzature, interviene in caso di eventi calamitosi di minore portata, come abbondanti nevicate, piccoli movimenti franosi e messa in sicurezza delle strade. Con l’attivazione del servizio da parte di tutti i Comuni ci si propone di migliorare e ottimizzare la gestione delle emergenze».

«L’aumento dei costi di parte corrente», si legge nel documento, «sarà interamente finanziato dai Comuni e dall’Unione nell’ambito delle risorse che verranno messe a disposizione del servizio, mentre il contributo regionale verrà utilizzato per spese di investimento».
Investimenti che riguarderanno la valutazione dello stato dei Piani di protezione civile e il loro aggiornamento; l’attivazione di un Centro operativo misto (Com); il censimento dei mezzi a disposizione in caso di calamità in uso alle squadre operaie dell’Unione Montana, dei Comuni e che potrebbero essere messi a disposizione da parte di altri enti pubblici o di aziende private; il censimento delle aree di ammassamento e ritrovo in caso di calamità naturali, acquisto e installazione di apposita cartellonistica unitaria; organizzazione di corsi di formazione per amministratori, tecnici e volontari di Protezione civile; realizzazione di una campagna informativa per i cittadini sul comportamento da tenere in caso di diverse calamità naturali; l’acquisto di nuove dotazioni e apparecchiature radio per l’attivazione del Com; l’acquisto di strumentazioni e dotazioni informatiche, sia hardware che software, per la gestione del servizio, compresa un’attività di informazione tempestiva della cittadinanza in caso di allerta; il coordinamento delle squadre di volontari.

Il costo complessivo di questo primo impianto ammonta a 99.500 euro, di cui 41 mila per l’acquisto di nuove dotazioni, 22.500 per l’incarico professionale per aggiornamento dei Piani di Protezione civile; 16 mila per acquisto e installazione di cartellonistica; 10 mila per l’attività di formazione e altri 10 mila per informazione e divulgazione alla cittadinanza. Sul totale, 80 mila euro saranno coperti dal contributo regionale; 4.500 da cofinanziamento da parte dell’Unione Montana; 15 mila da cofinanziameto dei due Comuni. Martina Reolon

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