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giovedì 28 Marzo 2024,

Sequestro carne cinese a Padova, De Carlo: «Subito l’etichettatura dei prodotti suini e controlli ai confini europei»

La presa di posizione del deputato cadorino, segretario della Commissione Agricoltura, dopo la notizia del maxi sequesto a Padova di 10 tonnellate di carne potenzialmente contaminata.

Mercoledì 22 gennaio c’è stato un maxi sequestro della Guardia di finanza di Padova di 10 tonnellate di carni suine provenienti dalla Cina, introdotte nell’Unione europea in violazione delle norme e potenzialmente contaminate da peste suina.

Una notizia commentata positivamente dal presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, che ha detto «Chi pensa di arricchirsi sulla pelle dei veneti deve essere punito. Esprimo i miei complimenti alla Guardia di Finanza: hanno dimostrato di essere veramente degli angeli custodi, come tutte le forze dell’ordine che operano a tutela dei cittadini. È ora di finirla, infatti, con l’arrivo nella nostra regione di cibi contraffatti e pericolosi; non va lasciato campo libero a questi trafficanti».

Una presa di posizione è arrivata anche dal deputato cadorino di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, segretario della Commissione Agricoltura alla Camera. «Non è più solo una questione economica: qui si gioca con la salute e la vita degli italiani», ha detto. «Serve subito l’etichettatura di origine sui derivati della carne suina e controlli seri alle frontiere dell’Unione Europea. L’allarme per la peste suina in Cina è altissimo, tanto che la carne è stata subito distrutta, senza nemmeno fare le analisi del caso».

«Non è accettabile che, con un’epidemia conclamata, ci siano frontiere scolapasta che permettono di far arrivare dalla Cina carne potenzialmente infetta prima in Olanda e poi in Italia, pronta a finire nei nostri piatti», prosegue, «parliamo di numeri devastanti, circa il 30% della produzione cinese di 500 milioni di capi è stata abbattuta in via preventiva. Invece di categorizzare i prodotti con baggianate come il Nutri-Score, ci si occupi di salute controllando cosa arriva nei nostri territori. I confini servono, e serve controllarli in maniera seria. Sulle tavole degli italiani devono arrivare prodotti sicuri: bisogna monitorare tutto quello che entra dai confini dell’Ue e dichiarare esplicitamente l’origine dei prodotti. Non parliamo di “folklore”, di italianità, di economia: qua si gioca con la vita dei cittadini».

2 commenti

  • ma cosa c entra la peste suina con il virus cinese? non raffazzonate le cose per cortesia!!

  • Ma sbaglio o forse i poteri politici, economici ed altro hanno voluto la globalizzazione, il libero mercato in questo caso specifico di persone e cose dove in casa propria non si è piu’ in grado di difendere i propri usi e costumi? Che il virus provenga dall’uomo o dall’alimentazione, cosa cambia? Tanto ormai da anni migliaia di persone hanno calpestato il nostro territorio e l’Europa in generale senza che le autorità sanitarie potessero controllare piu’ di tanto e stessa cosa vale per la carne di ogni tipo e genere dove anzichè mangiare roba di casa nostra importiamo e mangiamo roba che viene dalla Cina e da altri paesi. Pertanto la politica che oggi vuole fare da difensore come mai una volta soprassedeva? Che cosa ha fatto per salvaguardare gli usi e costumi del popolo italiano? Nulla o poco. Piuttosto prepariamoci che nei prossimi decenni saremo invasi dalle pestilenze come nel medioevo e si salvi chi puo’.

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