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venerdì 26 Aprile 2024,

Palazzo Crepadona, ecco il cantiere in corso

Procedono i lavori che porteranno Palazzo Crepadona a diventare la nuova Mediateca delle Dolomiti. Il cantiere è stato aperto l’11 ottobre scorso e uno dei primi interventi è stato la demolizione della parte superiore del Cubo di Botta, che era stato costruito più di 12 anni fa per la mostra su Tiziano. Il cortile interno, dunque, torna ad essere a cielo aperto.

Il Cubo di Botta non c’è più. È tornata alla luce la corte centrale, sviluppata in forma leggermente rombica, con il suo loggiato che prosegue per un’arcata su uno dei lati pieni per consentire il passaggio di una scala di marmo attraverso la quale si accede al salone di rappresentanza al primo piano. Procedono i lavori che porteranno Palazzo Crepadona a diventare la nuova Mediateca delle Dolomiti. Il cantiere è stato aperto l’11 ottobre scorso e uno dei primi interventi è stato la demolizione della parte superiore del Cubo di Botta, che era stato costruito più di 12 anni fa per la mostra su Tiziano. Il cortile interno, dunque, torna ad essere a cielo aperto. Ma solo per poco in quanto, una volta ultimati i lavori, potrà contare su una copertura in vetro, che lascerà entrare la luce del sole.

«I quattro angoli, in abete lamellare, di quella che era la copertura del Cubo di Botta sono stati smantellati», ha spiegato oggi, giovedì 23 gennaio, l’assessore all’urbanistica del Comune di Belluno Franco Frison, nel corso di un sopralluogo al cantiere di Palazzo Crepadona. «È rimasta solamente la soletta di 40 centimetri di cemento armato, costruita insieme al Cubo per proteggere la pavimentazione sottostante». La rimozione della soletta sarà completata tra una setitmana circa, come precisato dal responsabile del cantiere, Alessio Sovilla, e poi ci sarà la parte di sondaggi archeologici.

Quel che rimane del Cubo di Botta.
La demolizione della soletta in cemento armato.
Da destra, Frison, Sovilla e Erranti.

«Quella della corte interna della Crepadona sarà la quarta piazza coperta della città», ha aggiunto Frison. «La copertura verrà realizzata in vetro, con quattro pilastri tracciati dagli angoli». La rimozione del Cubo di Botta costa 60 mila euro. Una cifra non a carico del Comune, ma finanziata dal Bando Periferie, per cui Palazzo Rosso ha ottenuto complessivamente 18 milioni di euro. Quello della Crepadona è solo uno dei cantiere che rientrano nel vasto piano di rigenerazione urbana e l’importo dei lavori che porteranno alla realizzazione della Mediateca delle Dolomiti è di 2 milioni e 120 mila euro.

«L’obiettivo dell’opera è creare uno spazio più aperto, confortevole, riorganizzato e funzionale anche per l’organizzazione di eventi culturali», ha aggiunto Frison insieme al dirigente Carlo Erranti. «A Palazzo Crepadona verranno ridate le dimensioni originare, senza suddivisioni interne. La progettista è l’architetto Antonella Milani di Arteco, la stessa che si è occupata della progettazione del Fulcis».

La scala a chiocciola che, all’ingresso, portava ai diversi piani verrà demolita, così come il vano dell’ascensore, ora all’interno. Sia la scala che l’ascensore troveranno spazio nella corte centrale e saranno abbattute le barriere architettoniche, per dare completo accesso ai disabili. Cambieranno aspetto anche i loggiati, dove sono in corso di rimozione le contropareti, posizionate negli anni passati per esigenze espositive e che ora, nell’ottica della Mediateca, non sono più necessarie. «Questo, oltre ad ampliare i corridoi e gli spazi», ha spiegato Frison, «garantirà l’ingresso della luce non solo da nord, ma anche da sud. Spariranno anche i controsoffitti in cartongesso, installati nel 2001 per la prima mostra sugli impressionisti». Nei loggioni sorgeranno le nuove scaffalature: come nelle più moderne biblioteche, i libri si potranno trovare a scaffale aperto, per dare agli utenti libertà di movimento e di scelta. Per i controlli, i volumi saranno ovviamente dotati di antitaccheggio. La sala lettura della Biblioteca è completamente svuotata e ora lascia emergere la composizione edilizia della tipica casa veneziana. Lo spazio sarà utilizzato per una grande emeroteca.

Quella che era la sala lettura e che diventerà emeroteca.
Il sarcofago di Flavio Ostilio “impacchettato” per proteggerlo durante i lavori.


Un piccolo gioiellino di Palazzo Crepadona è l’ampia altana, da cui si può vedere dall’altro il centro storico della città. Questo spazio è stato usato pochissimo e l’obiettivo è restaurato per renderlo maggiormente fruibile.

Al piano terra, la sala cappella diventerà l’angolo caffè, il cui ingresso sarà separato da quello della Biblioteca, per renderlo accessibile anche al di fuori degli orari della Civica. «Si tratterà poi di trovare un gestore», ha precisato Frison. Per rivedere aperto Palazzo Crepadona ci vorranno circa due anni. Sono previsti 730 giorni di lavoro e la data di chiusura è stata fissata all’11 ottobre 2021.

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