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venerdì 19 Aprile 2024,

Giornata di mobilitazione contro nuove centraline idroelettriche

Domani, sabato 25 gennaio, è in programma sit-in e flash-mob contemporanei su fiumi e torrenti (anche nel Bellunese) contro gli incentivi a nuovi impianti e per la tutela dei corsi d’acqua.

Domani, sabato 25 gennaio, è in programma una giornata di mobilitazione nazionale con sit-in e flash-mob contemporanei sui fiumi e torrenti in tutta Italia contro nuove centraline idroelettriche, contro gli incentivi a nuovi impianti e per la tutela dei corsi d’acqua. L’iniziativa è promossa da 18 associazioni nazionali: Coordinamento nazionale tutela fiumi – Free Rivers Italia, Legambiente, Alpi Kayak, Arci Pesca Fisa, Cipra Italia, Centro italiano riqualificazione fluviale (Cirf), Federazione nazionale canoa turistica (Fict), Federazione nazionale pro natura, Forum italiano dei movimenti per l’acqua, Italia Nostra, Federrafting Firaft, Lipu, Mountain Wilderness, Salviamo il paesaggio, Spinning Club Italia, Unione nazionale pesca a mosca (Unpem), Tavolo nazionale contratti di fiume, Wwf.

Le iniziative programmate sono un centinaio. Questi i luoghi di incontro previsti nel Bellunese: sul torrente Maè a Mareson, sulla Liera in valle di Gares, sul Piave a Sappada Acquatona e a Belluno, sul Piave a Belluno Lambioi, sul Piave a Ponte nelle Alpi, sul Mis per chiederne il ripristino. Inoltre ci saranno sit-in sul basso Piave in provincia di Treviso e di Venezia e nel Vicentino sui torrenti Leogra e Astico. Gli appuntamenti sono aperti al pubblico.

Verranno scattate delle foto, fatti dei selfie e girati dei brevi filmati che saranno immediatamente inviati al promotore della manifestazione: Legambiente nazionale in collaborazione con Free Rivers Italia, coordinamento dei comitati italiani per la tutela dei fiumi liberi.

La mobilitazione si propone di attirare l’attenzione di cittadini, amministratori e decisori politici sul problema del “nuovo idroelettrico”, dopo che il ministero dell’Ambiente ha reintrodotto gli incentivi agli impianti realizzati sui corsi d’acqua naturali e sollecitare il ministro Sergio Costa a mantenere gli impegni presi in sede elettorale in tema di salvaguardia dei fiumi.

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