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venerdì 19 Aprile 2024,

Celebrata a Mel e Lentiai la Giornata della Memoria

Ieri, sabato 25 gennaio, i ragazzi della scuola media sono stati ospiti dei partigiani dell’Anpi e della Società operaia di mutuo soccorso per ricordare il passato come specchio e stimolo per il futuro.

«Il passato è il futuro». Con questa frase il dirigente dell’Istituto Comprensivo di Mel e Lentiai, Umberto Da Col, ha riassunto il valore delle iniziative promosse in occasione della Giornata della Memoria che ieri mattina, sabato 25 gennaio, hanno visto protagonisti i ragazzi della scuola media di Borgo Valbelluna.

Per aiutare i giovani ad avere le competenze, anche storiche, per capire il presente l’amministrazione comunale di Borgo Valbelluna ha accolto le proposte dei partigiani dell’Anpi e della Società operaia di mutuo soccorso (Soms) di offrire ai ragazzi delle testimonianze forti e incisive in due momenti nell’arco della mattinata: a Mel, al palazzo delle Contesse, con la mostra «Crimini fascisti in Etiopia e resistenza etiope», e a Lentiai, nella sala della Biblioteca, con la lezione del prof. Matteo Dominioni e con Assia Belhadj e il suo libro «Oltre l’hijab».

I ragazzi delle classi terze hanno ripercorso, con parole e immagini, una parte della storia italiana e umana che, come sottolineato da Roberto Tacca dell’Anpi, «è tuttora tralasciata anche nei corsi universitari, per un senso distorto che si dà al patriottismo. La colonizzazione dell’Etiopia e l’eccidio di quasi 30 mila etiopi a partire dal 1935 è una delle pagine più atroci del fascismo e di tutto il ‘900».

Il professor Dominioni ha offerto ai ragazzi una storia ricostruita attraverso documenti storici, testimonianze che ha raccolto in Etiopia, cinegiornali dell’epoca e foto, inducendo i ragazzi alla riflessione. «Esperienze di questo tipo – ha affermato la vice sindaco Monica Frapporti – devono invogliare i giovani ad andare a fondo, a capire che non esiste motivo o giustificazione perché alcuni si sentano autorizzati ad opprimere altri».

La mostra «Crimini fascisti in Etiopia e resistenza etiope» (aperta domenica 26 gennaio e 2 febbraio dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18; sabato 1 febbraio dalle 15 alle 18), curata da Marco Fent, ha visto la luce vent’anni per commemorare il 19 febbraio, Giorno dei martiri in Etiopia. Dopo varie esposizioni in Italia, nel 2012 è approdata nel Feltrino e cinque anni è stata integrata con cinque nuovi pannelli di foto dell’archivio fotostorico feltrino della biblioteca di Pedavena appartenenti ad Umberto Gorza di Foen, soldato del genio militare che partì per l’Africa orientale nel ‘35 e scatto di suo pugno terribili immagini a memoria dell’aggressione all’Etiopia.

Il futuro sarà possibile solo sconfiggendo l’ignoranza e la paura del diverso che bloccano il coraggio di conoscere. Questo il messaggio di Assia Belhadj e del suo libro «Oltre l’hijab» presentato a Lentiai ad una platea di ragazzi delle classi prime e seconde delle scuole medie.

«Esistono due tipi di ignoranza», ha spiegato Assia ai ragazzi. Quella di chi non sa di non sapere e quella di chi lo sa, ma è convinto di essere nel giusto e rifiuta la diversità. Io sono e soprattutto mi sento cittadina italiana e mi sento tale anche dedicando qualcosa di mio agli altri, come nel caso della Croce Rossa, nelle mie possibilità, piccole cose, perché se pensiamo solo a cose grandi non facciamo più niente».

«Il mio libro non parla semplicemente del velo – ha detto ancora Assia – ma è una scusa per invogliare a guardare oltre l’apparenza, perché la persona è più importante. Dobbiamo parlare come persone e non come appartenenti a una religione».

1 commento

  • COSA UTILISSIMA FAR CONOSERE IL NOSTRO PASSATO.

    COMPLIMENTI AGLI ORATORI DI BORGO VAL BELLUNA.

    PAESE TV

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