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venerdì 29 Marzo 2024,

“Vele da neve” per mettere in sicurezza Sottoguda e la strada provinciale

Il progetto di difesa dal rischio valanghivo a Livinel, presentato oggi in Provincia, proteggerà Sottoguda e la strada provinciale dalle possibili discese di valanghe e detriti, in un sito (sul monte Colaz) che da sempre deve fare i conti con il pericolo di slavine. Costo: 750 mila euro, messi dalla Provincia con i canoni idrici.

“Vele da neve” per mettere in sicurezza l’abitato di Sottoguda, in comune di Rocca Pietore, e la strada provinciale. Un intervento complesso e costoso che è stato presentato oggi, mercoledì 5 febbraio, dalla Provincia di Belluno. Il progetto di difesa dal rischio valanghivo a Livinel proteggerà Sottoguda e la strada provinciale dalle possibili discese di valanghe e detriti, in un sito (sul monte Colaz) che da sempre deve fare i conti con il pericolo di slavine. Una, in particolare, provocò diverse vittime nell’inverno del 1916, con distruzione di case e fienili. In epoca più recente, le valanghe hanno invaso la strada sottostante, senza arrivare alle abitazioni.

La progettazione dell’intervento è stata preceduta da un approfondito studio del versante e del canale di colata, che misura all’incirca 2 chilometri e mezzo. Lo studio Monplan Ingegneria a cui è stato affidato il piano di difesa ha ricostruito la dinamica della valanga distruttiva del 1916 e le possibili valanghe alle condizioni morfologiche attuali, in modo da studiare il progetto più efficace e allo stesso tempo più fattibile. La zona infatti è impervia e necessita di modalità di cantiere piuttosto complesse. «Intervenire con opere di difesa attiva è una priorità», ha spiegato l’ingegner Andrea Gobber, progettista dell’opera. «Abbiamo previsto le cosiddette “vele da neve”, croci in acciaio dotate di tirante, che possono essere pre-montate in paese e poi installate in quota, con l’utilizzo anche degli elicotteri. Con questo intervento sarà possibile mettere in sicurezza l’abitato di Sottoguda e la strada provinciale».

Foto storica, del 1916, quando la valanga provocò diverse vittime.

L’intervento prevede un investimento di circa 750 mila euro, che la Provincia ha già predisposto utilizzando le risorse dei canoni idrici. «Stiamo cercando di programmare anche un ulteriore intervento, in modo da mettere in sicurezza la zona anche dalle colate detritiche che si verificano con le piogge torrenziali del periodo estivo e autunnale», ha detto il consigliere provinciale delegato alla Difesa del Suolo. «Secondo le indagini geologiche commissionate, si tratterà di realizzare alcune vasche, simili a quelle fatte a Bries un anno fa. Il costo complessivo, comprensivo anche del paravalanghe, sarebbe vicino al milione di euro. Ma credo che sia necessario completare per intero la difesa di questa zona del territorio di Rocca Pietore, che era stata programmata ancora prima della tempesta Vaia. Come in altre occasioni, la Provincia è in prima linea per la sicurezza di strade e paesi».

Come avverrà la messa in opera, anche con l’utilizzo dell’elicottero.

Da parte dell’amministrazione comunale di Rocca Pietore arrivano messaggi di soddisfazione. «Per noi il sito di Livinel è un problema noto, che volevamo risolvere», ha fatto presente il vice sindaco Alessandro Darman. «Conosciamo bene la potenzialità distruttiva di questa valanga. Per noi è un sollievo portare a compimento quest’opera, quindi ringraziamo la Provincia e la Difesa del Suolo con i suoi tecnici».

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