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mercoledì 24 Aprile 2024,

Agenzia dell’Entrate, D’Incà: «Lo sportello di Pieve di Cadore è salvo»

Lo afferma Federico D’Incà, Ministro per i Rapporti con il Parlamento, commentando il mantenimento dello sportello dell’Agenzia delle Entrate nel comune bellunese che avrebbe rischiato la chiusura il prossimo 1 aprile.

«Lo sportello dell’Agenzia delle Entrate di Pieve di Cadore non chiuderà. Un grande risultato per il territorio, per i cittadini e per i diversi comuni interessati: è questa una delle risposte importanti contro lo spopolamento che dimostra attenzione concreta nelle aree interne del bellunese».

Lo afferma Federico D’Incà, Ministro per i Rapporti con il Parlamento, commentando il mantenimento dello sportello dell’Agenzia delle Entrate nel comune bellunese che avrebbe rischiato la chiusura il prossimo 1 aprile. «In queste ore», prosegue D’Incà, «è stata comunicata ufficialmente la decisione dell’agenzia a cui era stata illustrata la problematica. La questione che abbiamo riportato al ministero competente mi era stata segnalata dal Comune di Pieve di Cadore. La vicenda è stata anche seguita da molti sindaci del territorio e ora, finalmente, si è giunti alla soluzione positiva».

«Lo sportello», osserva il Ministro, «riveste una funzione fondamentale per il territorio, dal momento che interessa un’area molto vasta da Cortina a Sappada. In caso di chiusura, l’ufficio più vicino, come è noto, sarebbe stato quello di Belluno che dista, in auto, almeno 40 minuti da Pieve di Cadore. Ancora più complicata, per esempio, la distanza da Cortina che è di 68 chilometri: tra andata e ritorno, quindi, si sarebbe dovuto affrontare un viaggio 136 chilometri complessivi, in un tracciato non certo agevole soprattutto nei mesi invernali».

La risposta dall’Agenzia è giunta in queste ore. «Le problematiche esposte sono state valutate in rapporto alle difficoltà del territorio e gli uffici competenti hanno rivalutato la decisione che era stata presa, ovvero la chiusura prevista per il 1 aprile, mantenendo così il servizio per almeno un giorno a settimana. In questo modo si garantiranno i servizi necessari alla popolazione», osserva il ministro D’Incà. «Ritengo che la politica debba impegnarsi giorno dopo giorno per garantire i servizi essenziali ai cittadini: questo risultato conferma ancora una volta la volontà di risolvere in maniera concreta le problematiche di un territorio che vanta ancora enormi potenzialità ma si trova spesso a combattere con il fenomeno dello spopolamento e con una riduzione di servizi strategici che vanno salvaguardati e potenziati».

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