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venerdì 29 Marzo 2024,

Nuove risorse alle strade provinciali, Padrin: segno di un cambio di visione

Per il presidente della Provincia di Belluno si tratta di un’ottima notizia che indica una nuova considerazione degli enti di area vasta.

«Apprendiamo con grande piacere del decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (Mit) che assegna al Veneto 69 milioni di euro per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali. È un segnale importante di attenzione verso una delle funzioni fondamentali rimaste in capo alle Province». È quanto affermato il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, in merito alle novità pervenute dal Mit, con l’incremento da “milleproroghe” delle risorse destinate alla viabilità provinciale.

«Non sappiamo ancora di preciso la cifra che potremo avere a disposizione per le strade bellunesi», ha continuato il presidente. «Quel che è certo è che queste risorse sono fondamentali. Lo abbiamo capito benissimo negli ultimi anni in cui la viabilità è sempre stata un tema caldo. Un paio di anni fa, abbiamo anche rischiato di perdere un servizio di qualità, quale è quello offerto da Veneto Strade, a causa della scarsità di risorse con cui abbiamo dovuto fare i conti dopo i tagli statali. Ricordo che fino al 2010 per la manutenzione delle strade lo Stato ci girava 15 milioni di euro, passati a zero nel giro di qualche anno. Le strade, però, sono sempre rimaste le stesse, un servizio indispensabile per il nostro territorio e uno strumento fondamentale per le nostre comunità e le aziende».

Oltre alle risorse che arriveranno dal Mit, il presidente ha rilevato un altro aspetto positivo: «Il cambio di passo rispetto alla visione sulle Province. Siamo passati dalla volontà di eliminare tutto e di prendere per fame gli enti di area vasta, alla presa di coscienza che le Province servono per mandare avanti alcuni servizi indispensabili, come quello della manutenzione stradale. Credo sia una svolta epocale che alla vigilia di eventi importantissimi quali Mondiali e Olimpiadi non potrà che ridare dignità e operatività piena al nostro ente».

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