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sabato 20 Aprile 2024,

Emergenza Coronavirus, slitta il referendum per il taglio dei parlamentari

Il referendum confermativo era previsto per il 29 marzo. D'Incà: «La legge ci consente di fissare la nuova data entro il 23 marzo 2020, in una domenica compresa tra il 50° e il 70° giorno successivo all’indizione»

Il referendum sul taglio dei parlamentari viene rinviato. Una decisione presa dal Consiglio dei ministri a causa dell’emergenza Coronavirus e dell’epidemia che riguarda ormai tutto il territorio nazionale. Il referendum confermativo era previsto per il 29 marzo: i cittadini saranno chiamati – in data da definirsi – a decidere se confermare o meno la riforma costituzionale con cui si prevede un taglio del numero dei parlamentari. In particolare alla Camera i deputati eletti passerebbero da 630 a 400. Al Senato, invece, i rappresentanti scenderebbero da 315 a 200.

In totale, quindi, il numero dei parlamentari – in caso di voto favorevole alla riforma approvata in via definitiva a fine 2019 – scenderebbe da 945 a 600. La richiesta di rinviare il referendum è stata avanzata in primis dai Radicali e da +Europa. Poi la richiesta è stata presa in considerazione anche dal governo. Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento, spiega oggi con una nota che «Il Governo ha ritenuto opportuno rivedere la decisione circa la data del referendum che era stata fissata prima dell’emergenza sanitaria, allo scopo di assicurare a tutti i soggetti politici una campagna elettorale efficace e ai cittadini un’informazione adeguata. Le procedure referendarie in Italia e all’estero dunque si sospendono e saranno rinnovate quando sarà fissata una nuova data per il referendum. La legge ci consente di fissare la nuova data entro il 23 marzo 2020, in una domenica compresa tra il 50° e il 70° giorno successivo all’indizione».

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