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giovedì 28 Marzo 2024,

Il Calcio Ponte restituisce alle famiglie un terzo della quota

Si tratta della parte relativa al periodo di inattività forzata causato dalla pandemia del Covid 19.

Il consiglio direttivo del Asd Calcio Ponte nelle Alpi ha deliberato di restituire alle famiglie dei tesserati del settore giovanile la parte di quota relativa al periodo di inattività forzata causato dalla pandemia del Covid 19. Come annunciato con un video messaggio del presidente Enrico Collarin indirizzato a tutti i tesserati, quasi certamente la stagione agonistica del settore giovanile è conclusa anzitempo, viste le voci di prolungamento di chiusura delle scuole e la missiva della federazione dei medici sportivi con cui si suggerisce agli organi preposti di sospendere l’attività promozionale almeno fino a 30 giugno.

Alla luce di queste considerazioni, e visto che sono stati svolti solo due terzi della stagione regolare, il Ponte nelle Alpi ha deciso di restituire ai genitori un terzo della quota versata. «Si tratta di un piccolo gesto», afferma Collarin, «per dimostrare la nostra vicinanza alle famiglie dei nostri tesserati in questo momento così particolare della nostra vita. Per noi è un impegno importante perché per le società i costi continuano a esserci nonostante l’inattività. Però pensiamo che in questi momenti si debba essere squadra e cercare di essere vicini ai nostri giovani calciatori».

«Come ho avuto modo di dire nel video messaggio», continua il presidente Collarin, «non è un’azione ovvia o scontata, perché anche per noi sarà difficile il futuro economico vista la ricaduta che questa crisi avrà sul nostro tessuto sociale ed imprenditoriale». «Crediamo tuttavia», conclude, «che tutti debbano dare il buon esempio e fare la loro parte. Come Calcio Ponte abbiamo recepito puntualmente tutte le direttive che ci venivano impartite dagli organi superiori; abbiamo partecipato assieme ad altri 8 club alla richiesta di sospensione di tutti i campionati ben prima delle disposizioni governative; ora restituiamo quasi 10 mila euro ai nostri concittadini, lanciando sempre l’appello di rimanere nelle proprie abitazioni».

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