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giovedì 25 Aprile 2024,

La comunità musulmana bellunese vicina a tutta la cittadinanza

In questo periodo di emergenza sanitaria impegno a «mettere in pratica i più alti e nobili principi di umanità e senso civico» (nella foto una moschea del Marocco, terra da cui proviene la maggior parte dei musulmani bellunesi).

«Chiunque crede in Dio e nel giorno del giudizio dovrebbe fare del bene al suo vicino». La comunità musulmana bellunese sceglie un hadith (un detto sapienziale, ndr) di Maometto per il testo con cui si è rivolta in questi giorni di coronavirus a ciascuno dei suoi membri, nel periodo in cui «le associazioni culturali islamiche rimarranno chiuse e ogni attività sospesa». Il testo non è solo preoccupato che i musulmani bellunesi rispettino tutte le disposizioni in vigore, come a esempio «facendo la spesa ad anziani che non sono automuniti e non hanno familiari che li possano sostenere, andando a donare il sangue o tutte quelle opere meritorie nelle attuali possibilità legislative di un privato cittadino». Si preoccupa anche dell’informazione: «vi ricordiamo di essere sempre informati sui decreti emessi dal Governo italiano e sulle norme igienico-sanitarie». E sempre con un hadith di Maometto ricorda che nella religione islamica è peccato gravissimo scappare dai luoghi nei quali si è manifestata un’epidemia, perché si corre il rischio di contagiare altre persone mettendole in pericolo. Ecco il testo dell’hadith: «Se udite che in una terra c’è la peste, non vi entrate. E se la peste appare in una terra dove siete, non ne uscite».

La comunità musulmana bellunese «desidera stringersi vicino a tutta la cittadinanza, spiritualmente e socialmente, per mettere in pratica i più alti e nobili principi di umanità e senso civico», conscia che «il migliore tra voi è chi si rende utile al prossimo».

La chiusura delle moschee non è solo una questione bellunese, ma globale. Oltre che in Marocco, la terra da cui proviene la maggior parte dei musulmani bellunesi, la chiusura delle moschee è stata decisa, come riporta l’Osservatore Romano del 20-21 marzo, anche dal Consiglio dei Sapenti dell’Università Al-Azhar del Cairo e dal Consiglio degli Emirati Arabi Uniti per le questioni di fatwa. I due autorevoli centri sapienziali hanno emesso una dichiarazione per sospendere le preghiere comunitarie del venerdì in tutte le nazioni.

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