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giovedì 18 Aprile 2024,

Emergenza Coronavirus, in preghiera con il Papa

Oggi, venerdì 27 marzo, alle ore 18 (in diretta su TV2000 e «Avvenire»), papa Francesco presiederà un momento di preghiera sul sagrato della Basilica di San Pietro, con la piazza vuota, al termine del quale darà la Benedizione Urbi et Orbi, a cui sarà annessa la possibilità di ricevere l’indulgenza plenaria.

«Cari fratelli e sorelle, in questi giorni di prova, mentre l’umanità trema per la minaccia della pandemia, vorrei proporre a tutti i cristiani di unire le loro voci verso il Cielo». Con queste parole papa Francesco domenica scorsa, 22 marzo, ha iniziato l’Angelus, esortando poi «tutti i capi delle Chiese e i leader di tutte le Comunità cristiane, insieme a tutti i cristiani delle varie confessioni, a invocare l’Altissimo, Dio onnipotente, recitando contemporaneamente la preghiera che Gesù nostro Signore ci ha insegnato». Invito a tutti a recitare il Padre Nostro parecchie volte al giorno che si è anche concretizzato in una recita comune a mezzogiorno del 25 marzo, festa dell’Annunciazione.

Con la stessa intenzione, ha detto ancora il Papa domenica scorsa, venerdì 27 marzo, alle ore 18, presiederò un momento di preghiera sul sagrato della Basilica di San Pietro, con la piazza vuota. Invitando tutti a partecipare spiritualmente attraverso i mezzi di comunicazione (l’evento sarà trasmesso in diretta da TV2000 e da «Avvenire»), papa Francesco ha spiegato che «ascolteremo la Parola di Dio, eleveremo la nostra supplica, adoreremo il Santissimo Sacramento, con il quale al termine darò la Benedizione Urbi et Orbi, a cui sarà annessa la possibilità di ricevere l’indulgenza plenaria».

«Alla pandemia del virus vogliamo rispondere con l’universalità della preghiera, della compassione, della tenerezza», ha sottolineato ancora il Papa. «Rimaniamo uniti. Facciamo sentire la nostra vicinanza alle persone più sole e più provate. La nostra vicinanza ai medici, agli operatori sanitari, infermieri e infermiere, volontari… La nostra vicinanza alle autorità che devono prendere misure dure, ma per il bene nostro. La nostra vicinanza ai poliziotti, ai soldati che sulla strada cercano di mantenere sempre l’ordine, perché si compiano le cose che il governo chiede di fare per il bene di tutti noi. Vicinanza a tutti».

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