Domani, domenica 29 marzo, quinta domenica di Quaresima, a causa dell’emergenza sanitaria in corso, non potrà essere celebrata a Belluno secondo tradizione la secolare festa della Madonna Addolorata che quest’anno compie 306 anni. La comunità della parrocchia cittadina di Santo Stefano, che custodisce il culto e la venerazione della Madonna, oltreché la statua lignea, pur dispiaciuta e ormai pronta nei preparativi, ha accettato con rispetto e senso di responsabilità le decisioni governative.
«E’ giusto così», ha scritto il parroco di Santo Stefano, don Lorenzo Menia. «Con la salute non si scherza. Vorrà dire che ogni buon parrocchiano avrà in queste giornate dei pensieri speciali per la sua cara Madonna vestita di nero e saprà onorarla e venerarla e pregarla dal profondo delle sue convinzioni e del suo cuore».
E poi ancora ha scritto don Lorenzo, rivolgendosi sempre ai suoi parrocchiani: «Come una Madre vera ci sta dicendo: non importa per me, pensate a star bene… e noi le diremmo: d’accordo, ma aiutaci tu in questo momento. Tu che hai provato nella tua vita tante ed anche dolorosissime sofferenze non abbandonarci allo sconforto. Guardaci con pietà, guardaci con misericordia, guardaci con amore!».
Pur senza partecipazione di fedeli (come è previsto in questo periodo), domani alle 10 si terrà comunque la Santa Messa nella chiesa di Santo Stefano: la celebrazione sarà presieduta dal vescovo Renato e sarà trasmessa in diretta su Telebelluno, sul canale Facebook dell’Amico del Popolo e su Radio Piave inBlu.
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