Anche la giornata di oggi, sabato 28 marzo, in provincia di Belluno è stata caratterizzata dal decesso di un paziente Covid positivo. Si tratta di un uomo di anni 82 che era ricoverato all’ospedale di Belluno nell’area Covid a bassa intensità che è collocata al 3° e al 4°piano del Blocco Medico (quest’area è indicata nelle tabelle di Azienda Zero come “ospedale di comunità” differenziandosi dall’area a media intensità costituita dai reparti di Malattie infettive e di Pneumologia). Con questo decesso salgono a 14 i morti per Coronavirus in provincia: 9 all’ospedale di Belluno, 4 in quello di Feltre e 1 nella casa di riposo di Puos d’Alpago).
Le tabelle di Azienda Zero indicano anche che alle 17 di oggi le persone positive al Coronavirus in provincia erano diventate 394, con un aumento di 27 unità rispetto alle 8 di questa mattina. Le persone in isolamento domiciliare fiduciario e sorveglianza attiva sono sempre 1.193.
Per quanto riguarda i pazienti Covid positivi ricoverati negli ospedali della provincia, nel corso della giornata sono aumentati di 3 unità. All’ospedale di Belluno quelli in area non critica sono diventati 55 (+2 rispetto a questa mattina), mentre quelli in terapia intensiva sono diventati 10 (+2); all’ospedale di Feltre i ricoverati in area non critica ora sono 11 (-1) e non ci sono pazienti in terapia intensiva; anche ad Agordo non ci sono pazienti in terapia intensiva e i ricoverati in area non critica sono rimasti 12.
Facendo il punto sulla situazione odierna, l’Ulss Dolomiti ha informato che sono in distribuzione alle Case di riposo del territorio circa 15.000 mascherine chirurgiche, pari a un fabbisogno di circa 15 giorni, e che continua la distribuzione di dispositivi di protezione individuale (circa 300 kit contenenti 2 mascherine chirurgiche, 1 mascherina ffp2, guanti in nitrile e gel antisettici) ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e ai medici di continuità assistenziale (i kit saranno consegnati nuovamente con cadenza settimanale). Sono, inoltre, in distribuzione mascherine chirurgiche alle farmacie rurali che ne sono sprovviste.
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