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A nome dei molti dipendenti dell’azienda che l’anno condivisa, una lettera aperta sulla questione dello stabilimento Wanbao Acc di Mel è stata inviata agli organi di stampa e alle rappresentanze regionali e nazionali dei sindacati. Eccone qui di seguito il testo.
«Nel tardo pomeriggio del 25 marzo 2020, noi abbiamo appreso, con grande sorpresa e immenso sconforto che, contrariamente a quanto previsto e confermato nei fatti dal Mise stesso duranti gli ultimi mesi, l’incarico di commissario giudiziale non è stato affidato a dr. Maurizio Castro. A fronte di questa nomina, promossa dal Tribunale di Venezia, sembra, su specifica indicazione del Mise, considerati i trascorsi della nostra azienda e le diverse gestioni fallimentari che si sono succedute dal 2005 ad oggi a danno dei lavoratori e delle loro famiglie, nonché del territorio bellunese e del suo contesto socio economico, riteniamo giusto e doveroso esprimere il nostro dissenso. Riteniamo inoltre che questa scelta sia stata fatta nella totale mancanza di una concreta politica industriale e di un programma strategico a lungo termine per garantire stabilità e sviluppo alla nostra azienda.
Per quanto sopra i lavoratori e la Rsu di Italia Wanbao Acc, di concerto con le organizzazioni sindacali territoriali e regionali, chiedono che la nomina espressa dal Tribunale di Venezia venga rivista e corretta tenendo in considerazione tutte le indicazioni date nei mesi precedenti a noi lavoratori, al territorio e, non ultimi, ai nostri clienti e fornitori. Questo per garantire la competenza necessaria allo sviluppo di specifiche e particolari dinamiche industriali produttive esclusive del nostro settore industriale.
La stragrande maggioranza dei lavoratori e la Rsu di Italia Wanbao Acc, di concerto con le organizzazioni sidacali territoriali e regionali chiedono altresì di non essere oggetto di esperimenti o giochi politici, esclusivamente tesi ad assicurare visibilità a qualche soggetto o partito, esperimenti e giochi che porterebbero inevitabilmente alla chiusura dell’azienda con conseguenze sociali devastanti per i lavoratori ed il territorio.
Noi, dipendenti della Italia Wanbao Acc, uniti alla Rsu ed alle organizzazioni sindacali territoriali, invitiamo con forza il Mise a rivedere la nomina commissariale».
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