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giovedì 28 Marzo 2024,

Covid, un’ottantina i casi positivi nelle case di riposo tra ospiti e operatori

Il dato comunicato dal dg dell'Ulss 1 Dolomiti Adriano Rasi Caldogno. Numeri aggiornati a due giorni fa e che quindi non tengono conto degli ultimi casi, come quelli nella casa di riposo di Mel.

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Nelle case di riposo sono stati sottoposti a tampone 160 ospiti, di cui 54 positivi, e 538 dipendenti, con 25 casi di positività. I dati sono stati resi noti nella tarda mattinata di oggi, venerdì 3 aprile, da Adriano Rasi Caldogno, direttore generale dell’Ulss 1 Dolomiti, nel corso di una diretta facebook. Numeri che però, come ha ammesso lo stesso dg, sono aggiornati a due giorni fa e non tengono quindi conto dei riscontri delle ultime ore: ai casi già noti, infatti, si sono aggiunti i 4 della casa di riposo di Mel e un incremento nella struttura di Alano.

«Le case di riposo sono gestite da aziende autonome, che però hanno tutte l’apporto di tipo sanitario dell’Ulss Dolomiti», ha detto Rasi. «In questo periodo, consci della delicatezza di queste situazioni, è stata attivata da tempo una task force dedicata, con competenze di diversa natura, per dare sostegno ai centri di servizio che, nell’ambito dell’emergenza, hanno riscontrato criticità. Il gruppo ha effettuato diversi sopralluoghi di verifica nei centri servizi testare l’applicazione di tutte le misure sanitarie in quest’emergenza Covid».

«Le maggiori criticità, nell’ordine, riguardano la casa di riposo di Alano, con annesso ospedale di comunità, la casa di riposo di Puos d’Alpago e quella di Santa Croce del Lago», ha aggiunto il direttore generale. «Le problematiche sono state affrontare in maniera lineare sia da parte delle direzioni delle case di riposo che del supporto sanitario della task force. Gli ospiti, i dipendenti, i medici di medicina generale che operano nelle strutture sono oggetto di un piano specifico di attuazione di tamponi per evidenziare in maniera precisa la percentuale di positivi. Ricordiamo che in tutta la provincia i centri servizio per anziani sono una trentina. Ogni giorno vengono effettuati tamponi in due o tre case di riposo, con un ritmo tra 50 e 100 tamponi giornalieri».

Ieri sul tema case di riposo si è tenuto un incontro con i rappresentanti sindacali. La prossima settimana, ha anticipato Rasi, l’incontro sarà con le organizzazioni sindacali dei dipendenti medici.

Guardando i numeri del Covid-19 in provincia aggiornati alle 8 di oggi, venerdì 3 aprile: sono 452 i positivi e ben 1.349 le persone in isolamento domiciliare. Sul fronte ricoveri: 9 in terapia intensiva a Belluno; in area non critica, 42 al San Martino e 8 a Feltre; 26 i ricoverati negli ospedali di comunità di Belluno e Agordo. «Fino a ieri sono stati eseguiti 7.426 tamponi, di cui 4.178 su dipendenti Ulss e 981 nell’ambito delle case di riposo», ha proseguito Rasi Caldogno, che ha poi illustrato l’analisi svolta dal Dipartimento di prevenzione due giorni fa: in provincia di Belluno ammonta a 0,23 la percentuale di popolazione che è risultata positiva, contro una media veneta dello 0,20%. «Questo dato è direttamente proporzionale anche al numero di tamponi complessivi effettuati», ha precisato il dg. «In provincia gli asintomatici rappresentano il 70,4%, contro una media regionale del 64,2%. I pazienti Covid in area non critica sono nel Bellunese il 15,9% del totale positivi, mentre la media regionale è del 17,8%. I pazienti Covid in area intensiva sono il 2,2% in provincia e in regione il 3,6%. Per il nostro territorio il periodo di degenza è più lungo: i dimessi amontano all’8%, contro media regionale del 9,4%. Per quanto riguarda i decessi, in provincia rappresentano il 3,5%, in regione il 4,9%». Martina Reolon

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