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sabato 20 Aprile 2024,

Via libera agli aiuti europei, Dorfmann: «Pacchetto operativo dal 1 giugno»

Giovedì i capi di Stato e di Governo europei si sono accordati su un piano per il rilancio economico del continente colpito dalla pandemia da coronavirus e hanno approvato un pacchetto di aiuti dell’ammontare di 540 miliardi di euro per far fronte alla crisi.

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Via libera agli aiuti europei. Giovedì i capi di Stato e di Governo europei si sono accordati su un piano per il rilancio economico del continente colpito dalla pandemia da coronavirus e hanno approvato un pacchetto di aiuti dell’ammontare di 540 miliardi di euro per far fronte alla crisi.

Secondo l’europarlamentare sudtirolese Herbert Dorfmann, i capi di Stato e di Governo hanno finalmente preso quelle decisioni tanto necessarie per far fronte alla fase attuale: «Le misure proposte due settimane fa dai ministri delle Finanze europei sono state approvate. Il pacchetto di aiuti consiste essenzialmente di tre punti. Il primo è l’attivazione del Meccanismo europeo di stabilità, che consentirà di impiegare fino a 210 miliardi di euro. Il secondo punto riguarda la disponibilità della Banca europea degli investimenti di accordare alle imprese prestiti fino a 200 miliardi di euro. Infine, il terzo elemento si basa sul finanziamento delle casse integrazione straordinarie in quei paesi che sono particolarmente colpiti dalla crisi, per un ammontare di 100 miliardi. Il pacchetto di aiuti dovrà essere operativo a partire dal 1 giugno. È importante agire rapidamente, al fine di stabilizzare i mercati finanziari».

Accanto a queste misure serve un importante fondo per la ricostruzione, il cosiddetto Recovery fund, per il quale ieri è stato trovato un accordo di principio. Ora è il momento di fissare i dettagli. A questo proposito Herbert Dorfmann afferma: «Ritengo che il nuovo fondo dovrebbe essere collegato al quadro finanziario pluriennale per il periodo che va dal 2021 al 2027 e non finanziato con i cosiddetti corona bond. In quanto europarlamentare trovo questa soluzione migliore, perché il bilancio è controllato dal Parlamento europeo e si tratta quindi di uno strumento democratico già in vigore. I corona bond invece dovrebbero essere inventati da zero. I capi di stato e di governo hanno mostrato di voler agire in maniera solidale, sono pronti a gestire questa crisi mondiale insieme e in questo modo garantire la sopravvivenza dell’Unione europea».

Ieri i leader europei hanno anche discusso su come il turismo potrà ripartire in estate. Anche in questo settore occorre coordinarsi in maniera urgente, perché finché in Europa saranno previsti periodi di quarantena per chi attraversa i confini interni e restrizioni alla circolazione, resterà prematuro parlare di viaggi per le vacanze. Su quest’ultimo punto, le istituzioni europee presenteranno prossimamente le loro linee guida.

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