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sabato 27 Aprile 2024,

Si può tornare in montagna, «ma con prudenza e rispettando le regole»

L’appello arriva dal Soccorso Alpino e Speleologico Veneto.

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«Usciamo da quasi due mesi di scarsa attività, quindi ripartite con uscite alla portata, senza superare i vostri limiti». L’appello alla responsabilità e alla prudenza arriva dal Soccorso Alpino e Speleologico Veneto. Da oggi, lunedì 4 maggio, con l’inizio della “fase 2” nel contesto dell’epidemia Covid-19, si potrà tornare in montagna. Ma bisogna farlo usando la testa.

«Con la possibilità di riprendere a spostarsi per attività sportiva e motoria, individuale o con componenti del nucleo familiare, invitiamo alla massima prudenza e a osservare le misure di contenimento del contagio da Coronavirus previste», sottolineano dal Soccorso Alpino. «Da oggi, 4 maggio, sarà possibile riprendere a praticare attività fisica e sportiva all’aperto, raggiungendo luoghi anche distanti da casa, sempre inclusi all’interno dei confini regionali».

Gli aspetti che interessano le escursioni in montagna si trovano al punto 4 dell’ordinanza del 3 maggio 2020 della Regione Veneto, in integrazione al Dpcm 26.4.2020: «Attività motoria e sportiva nel terrirorio regionale. È consentito lo svolgimento individuale o con componenti del nucleo famigliare di attività sportiva o motoria quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, camminata, corsa, ciclismo, tiro con l’arco, equitazione, tennis, golf, pesca sportiva, canottaggion ecc… Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva di cui sopra, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività, nei limiti del terrirorio regionale; è consentita l’attività motoria collegata all’addestramento di animali all’aperto».

Al punto 3 si specifica: «Per coloro che svolgono attività motoria intensa non è obbligatorio l’uso di mascherina o copertura durante l’attività fisica intensa, salvo l’obbligo di utilizzo alla fine dell’attività stessa». Per spostamenti in auto e mezzi pubblici, distanze e norme igieniche, vigono le stesse regole previste per ogni attività.

«Ricordiamo a tutti i frequentatori della montagna che la Fase 2 appena iniziata deve vederci partire con assoluto rispetto delle norme vigenti, gradualmente e all’insegna della prudenza», continua il Soccorso Alpino. «Al riguardo sconsigliamo di muovervi da soli; informate sempre qualcuno dei vostri spostamenti e tempi presunti di rientro, avvertendo in caso di cambiamenti nel programma. I rifugi continuano ad essere chiusi, i bivacchi possono accogliere le persone solo in caso di emergenza e l’accesso equivale all’assunzione di responsabilità per l’utente del rischio di contagio da Covid – 19, non essendo luoghi controllati. In caso di necessità, contattare il 118. Le nostre squadre, come già avvenuto durante la prima fase, risponderanno ad ogni eventuale chiamata di intervento».

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