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martedì 23 Aprile 2024,

Dolomitibus, utile netto che sfiora il milione nel bilancio 2019

La società di trasporto pubblico della Provincia per il quinto anno consecutivo chiude l’esercizio con il segno “più”. Allo studio le prospettive della “fase 2” con il periodo di “convivenza” con il Coronavirus.

Con quasi un milione di euro di utile è stato approvato nella mattinata di oggi, venerdì 8 maggio, il bilancio 2019 della Dolomitibus. La società della Provincia si conferma solida e per il quinto anno consecutivo chiude l’esercizio con il segno “più”. In questo caso per 988.243 euro, che sommati agli utili degli ultimi anni totalizzano 5 milioni di euro in cinque anni. Questi i numeri su cui si è concentrata l’assemblea dei soci, riunita questa mattina nel rispetto delle misure anti-contagio, cui hanno preso parte anche il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, e il consigliere delegato, Dario Scopel.

«Ringrazio la società, il consiglio di amministrazione e il personale per l’ennesimo grandissimo risultato ottenuto», ha detto Padrin. «Riuscire a ottenere quasi 5 milioni di utile in cinque anni per un’azienda di trasporto pubblico locale è tutt’altro che scontato. Dolomitibus però non si ferma a questo risultato. In questo momento, stiamo lavorando per affrontare il periodo complesso che si profila all’orizzonte. Riorganizzare il servizio di trasporto rispettando le misure di sicurezza anti-contagio non è semplice. La volontà è quella di dare risposte alle esigenze del territorio e per questo abbiamo chiesto ai sindaci di segnalarci le corse che dovranno essere riattivate prioritariamente. Al contempo, dobbiamo guardare al mantenimento degli equilibri economico-finanziari della società. In questa prospettiva, apriremo un tavolo tecnico con il mondo del lavoro, i sindacati e la scuola non appena ci saranno le nuove linee guida sul ripristino dell’attività scolastica, dal mese di settembre».

È proprio il periodo di “convivenza” con il virus il tema su cui si è concentrata l’assemblea e su cui stanno lavorando Dolomitibus e Provincia. «La chiusura delle scuole e il blocco degli spostamenti significano una riduzione consistente, dato che tra studenti e lavoratori arriviamo a coprire circa il 60% degli introiti da tariffa; quindi gli ultimi due mesi peseranno inevitabilmente sul prossimo bilancio, assieme al calo del turismo», sottolinea il presidente di Dolomitibus, Andrea Biasiotto. «Se consideriamo anche la chiusura delle attività commerciali e il crollo del 90% del traffico passeggeri non studenti e non lavoratori, abbiamo un quadro piuttosto preciso della situazione. Ma grazie agli ultimi esercizi estremamente positivi, su cui pesa positivamente anche il bilancio 2019, possiamo guardare con un discreto ottimismo al superamento del Covid. Ringrazio tutta la struttura per questi risultati».

Dolomitibus sta studiando alcune strategie per garantire l’erogazione del servizio nel pieno rispetto delle restrizioni anti-contagio, e al contempo conservare gli equilibri economico-finanziari della società. Sotto la lente soprattutto il servizio a chiamata e la creazione di quadri orari in grado di integrare trasporto scolastico e corse pendolari per le fabbriche. «Al momento le restrizioni sono quasi impossibili: il rispetto dei distanziamenti ci fa perdere il 75% dei posti sui mezzi», spiega l’amministratore delegato di Dolomitibus, Natalia Ranza. «Per questo dobbiamo lavorare moltissimo per mettere in campo soluzioni diverse rispetto a quelle del passato. La parola d’ordine sarà flessibilità. Servirà quel lavoro di squadra con la Provincia che ci ha consentito di raggiungere risultati eccellenti negli ultimi cinque anni. E che nel 2019, grazie ai servizi sostitutivi, all’aumento della clientela e agli allestimenti per altre aziende, ci ha consentito di chiudere con quasi 1 milione di euro di utile, e con un premio di 500mila euro ai dipendenti».

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