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venerdì 26 Aprile 2024,

Ideal Standard Trichiana, prospettive aziendali ancora senza risposta

Nell’incontro odierno con i sindacati l’azienda non ha fornito informazioni circa le modalità di ripresa delle attività (dal 29 giugno), la quantificazione dei volumi produttivi previsti nei prossimi mesi, il numero dei lavoratori.

Come concordato tra le parti, nella giornata di oggi, venerdì 15 maggio, si è svolto l’incontro tra i vertici aziendali del gruppo Ideal Standard e i rappresentanti sindacali dei lavoratori dello stabilimento di Trichiana. L’incontro – secondo l’esito comunicato dalle parti alla Regione Veneto – non ha fornito alcuna informazione utile circa le prossime prospettive aziendali, ovvero modalità di ripresa delle attività e quantificazione dei volumi produttivi previsti nei prossimi mesi nei diversi stabilimenti del gruppo (presente in Italia a Trichiana, nella Repubblica Ceca a Teplice, in Bulgaria a Sevlievo e nel Regno Unito a Rugeley)

«Da quanto comunicato – riferisce l’assessore regionale al lavoro del Veneto, Elena Donazzan – l’unica informazione che emerge sono le date di ripartenza dei diversi stabilimenti: Trichiana, primo dei quattro stabilimenti a chiudere a causa della crisi pandemica, sarà l’ultimo a ripartire, il 29 giugno, senza peraltro alcuna indicazione di basi produttive e numero di lavoratori, a differenza delle altre sedi continentali che riapriranno lunedì 18 e di quella inglese che si accederà i forni il 1° giugno».

«Stigmatizziamo l’atteggiamento aziendale nella gestione delle relazioni sindacali», dichiara Donazzan. «Non è accettabile che l’azienda annunci in sede istituzionale una riconvocazione entro 24 ore, senza poi dare alcuna informazione utile».

«Apprendiamo, inoltre, che eventuali informazioni aggiuntive verranno comunicate nella riunione europea del gruppo. Non è credibile – prosegue l’assessore – che non esista una programmazione aziendale in una realtà strutturata qual è Ideal Standard: è diritto dei lavoratori, delle organizzazioni sindacali che li rappresentano e delle istituzioni che hanno attivato gli ammortizzatori sociali di essere messi a conoscenza dei programmi aziendali per i prossimi mesi. Pretendiamo, quindi, che le intenzioni e i piani per la ripartenza vengano condivisi con le rappresentanze sindacali e con le istituzioni».

«Aggiorneremo il ministero del Lavoro e quello dello Sviluppo Economico dell’esito negativo dell’incontro odierno», conclude Donazzan. «Valuteremo se l’incontro previsto nei prossimi giorni, sarà una presa in giro. E insieme ai ministeri competenti assumeremo le iniziative più idonee da mettere in atto».

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