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martedì 16 Aprile 2024,

Coronavirus e ritorno delle imprese delocalizzate

Un tema strategico per l’export bellunese e veneto che sarà trattato in un incontro online lunedì 18 alle 16 nel secondo appuntamento della serie della serie #BellunoRIPARTE.

L’emergenza Coronavirus ha evidenziato le fragilità della catena dell’approvvigionamento a livello globale. Filiere troppo lunghe – anche geograficamente – comportano rischi elevati. Anche per questo lo scenario drammatico causato dal Covid potrebbe portare a un’accelerazione di un fenomeno già in atto da diversi anni come quello del ritorno di alcune produzioni “delocalizzate” in passato.

«Si tratta di un tema centrale per un’economia così vocata all’export e all’internazionalizzazione come quella veneta e bellunese», afferma la presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, Lorraine Berton, che così presenta il secondo seminario online della serie #BellunoRIPARTE, ideato dal Tavolo tecnico del Digital Innovation Hub delle Dolomiti per dare supporto alle imprese nell’affrontare la “fase 2”.

L’appuntamento si terrà lunedì 18 maggio alle 16 sulla piattaforma Zoom; relatori d’eccezione saranno Paolo Boccardelli, direttore della Luiss Business School, e Francesco Boggio Ferraris, direttore della Scuola di formazione permanente Italia-Cina.

«In questi ultimi anni, anche nel nostro territorio, abbiamo assistito al ritorno di produzioni importanti, emblematiche del Made in Italy», ricorda Berton. «Si tratta di un processo avviato, ma che potrebbe avere un ulteriore impulso dalla crisi del Covid: le catene dell’approvvigionamento sono state le prime a saltare provocando lo choc economico che stiamo ancora scontando: forniture ferme, problemi di applicazione delle stesse norme contrattuali, movimentazioni rallentate delle merci, questioni logistiche, aumento dei costi di viaggio e trasporto».

Per Berton il tema va affrontato immediatamente: «Dobbiamo farlo in maniera molto concreta, predisponendoci al cambiamento in tempi record». Berton porta l’esempio delle mascherine: «Dispositivi che non si producevano più in Europa e che adesso devono per forza di cose rientrare».

Dopo aver ricordato che il 75% delle aziende ha subito dal coronavirus un impatto estremamente rilevante nella catena di approvvigionamento, Paolo Boccardelli fa presente che «la risposta a cui assisteremo sarà inevitabilmente caratterizzata da alcune mosse: ritorno, almeno in parte, di alcune catene produttive, sviluppo di nuovi insediamenti produttivi più vicini ai mercati di utilizzo, nuove alleanze e partnership con operatori locali e in definitiva un ripensamento del modello spinto di globalizzazione a cui abbiamo assistito in questo ultimo decennio».

L’incontro avrà la durata di un’ora circa. Sarà possibile partecipare tramite la piattaforma Zoom (è necessaria la registrazione entro le ore 15 del 18 maggio). Per info contattare l’indirizzo mail: dih@confindustria.bl.it

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