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sabato 20 Aprile 2024,

Covid-19 e ripartenza, Rossa: «Prudenza. Non ne siamo ancora fuori»

Il presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Belluno lancia un appello di cittadini: «Il comportamento scorretto di pochi o anche di uno solo potrebbe avere serie conseguenze, e non possiamo permetterci un ritorno alla fase 1 che comporterebbe ancora la chiusura dell'intero paese».

«Non ne siamo ancora fuori. La conquistata libertà ora non deve farci ritornare indietro». La Federazione regionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri del Veneto lancia un vero e proprio appello ai cittadini: ora che l’epidemia Covid-19 pare sotto controllo e che sono state allentate le misure restrittive, bisogna continuare a impegnarsi affinché gli sforzi non risultino vani.

«L’allentamento dei contagi è il risultato dell’esemplare rispetto delle regole dei nostri concittadini, che hanno seguito le disposizioni emanate dalle istituzioni, della risposta efficace ed efficiente del nostro sistema sanitario, in comunione con la competenza, abnegazione e professionalità di tutti gli operatori della sanità, delle azioni sinergiche della protezione civile, dei volontari, e di tutti coloro che ancora oggi combattono in prima linea», sottolinea il presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Belluno, Umberto Rossa. «Siamo stati sottoposti a prove molto dure, abbiamo affrontato settimane tragiche e commosse, ma siamo passati finalmente al proseguimento della fase 2, con la riapertura di molte attività economiche, purché nel rispetto dei protocolli nazionali e delle linee guida approvate dalla Regione Veneto, e con una ritrovata normalità di movimentazione sociale, seppur cauta».

«Facciamo appello a tutta la popolazione del Veneto», continua, «che ha dimostrato di essere forte, coesa e attenta alle componenti più fragili delle sue comunità, di continuare ad osservare questi comportamenti fondamentali, obbligatori per il bene di tutti: indossare le mascherine o altra idonea protezione delle vie respiratorie in modo corretto (copertura integrale di naso e bocca), utilizzare guanti o gel igienizzanti, mantenere il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro (2 metri nell’esercizio di attività sportive). Raccomandiamo di seguire le altre norme igieniche come buona abitudine: lavarsi di frequente le mani, non toccarsi il viso e gli occhi, starnutire e soffiarsi il naso su fazzoletti monouso, tossire nella piega del gomito, arieggiare gli ambienti. La bella stagione invita a stare all’aria aperta; approfittiamo delle ore di sole per una sana camminata o attività motoria: ne avremo beneficio fisico e mentale».

Dall’Ordine dei medici arriva ancora una volta la raccomandazione: «stare attenti alle fake news e di evitare terapie “fai da te”, ma di rivolgersi sempre ai medico curante. Siamo fiduciosi che le ulteriori conoscenze scientifiche di questo nuovo virus ci consentiranno una efficace prevenzione e terapie adeguate per la salute della nostra popolazione. La nostra Regione si sta portando avanti nella sperimentazione scientifica della plasmaferesi per il trattamento dei pazienti con forma grave di Covid-19, con la creazione di una banca del plasma per il caso di possibili reinfezioni a partire dall’autunno. Rivolgiamo il nostro appello ai guariti che nelle prossime ore riceveranno l’invito della Regione Veneto a sottoporsi al prelievo per la donazione del sangue: “voi potreste essere le persone che stiamo cercando”, la vostra risposta contribuirà alla ricerca scientifica e darà una possibilità di guarigione in più agli ammalati».

«Cari concittadini, non ne siamo ancora fuori. Spetta ora a ciascuno di noi determinare la buona fine della partita», conclude Rossa. «Riprendere per mano le nostre vite è un atto di responsabilità individuale e collettiva. Possiamo farlo solo insieme. Il comportamento scorretto di pochi o anche di uno solo potrebbe avere serie conseguenze, e non possiamo permetterci un ritorno alla fase 1 che comporterebbe ancora la chiusura dell’intero paese. Grande preoccupazione e allarme destano le immagini televisive e dei giornali di questi giorni che, all’apertura di bar e punti di ristorazione, dimostrano comportamenti davvero scorretti e pericolosi da parte di cittadini, spesso giovani ma non solo, che se perpetrati rischiano realmente di vanificare per colpa di una minima sconsiderata ed irresponsabile minoranza il sacrificio di tutti sostenuto in questi mesi. Siamo tutti chiamati a fare squadra, per vincere».

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