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mercoledì 24 Aprile 2024,

Verso la ripartenza dei collegamenti di trasporto pubblico

La Provincia ha dato il via libera a Dolomitibus per riattivare in parte il servizio extraurbano che era stato ridotto per effetto delle misure anti-Covid. Scopel: «I mezzi sono sicuri».

Ripartiranno dalla prossima settimana i collegamenti di trasporto pubblico che riguardano la zona dell’Alpago. La Provincia infatti ha raccolto le segnalazioni dei sindaci di Alpago e Chies, oltre alle richieste di diversi cittadini, e ha dato il via libera a Dolomitibus per riattivare in parte il servizio extraurbano, che era stato ridotto per effetto delle misure anti-Covid (come da ordinanza regionale).

Da martedì prossimo (26 maggio) saranno riattivati alcuni collegamenti finalizzati a garantire le esigenze di mobilità soprattutto dei lavoratori pendolari della zona industriale di Paludi di Pieve d’Alpago. Si tratta di una serie di linee extraurbane che integrano i servizi già riattivati nei precedenti step della “fase 2” (su tutti, i collegamenti con la zona produttiva e le fabbriche di Longarone).

«Nelle prossime settimane verranno riattivate anche altre linee, a servizio di altre aree del territorio; proprio in questi giorni è in corso di definizione la ripartenza delle tratte a servizio della zona industriale dell’Agordino», spiega il consigliere provinciale delegato ai trasporti, Dario Scopel. «Far ripartire la macchina, dopo le pesanti riduzioni imposte dall’emergenza sanitaria, non è semplice, ma Dolomitibus e la Provincia si dimostrano attente alle esigenze dei cittadini e degli utenti».

«Ricordo – continua il consigliere Scopel – che i mezzi sono sicuri. Dolomitibus ha messo in campo un vasto programma di sanificazione e pulizia tale da rendere l’utilizzo di autobus e corriere assolutamente affidabile, per cui gli utenti non devono avere nessun dubbio nel salire su un mezzo pubblico. In questo momento, grazie alla sinergia con tutti i portatori di interesse presenti in provincia, stiamo studiando le modalità per rendere sempre più efficiente il servizio, anche con una stretta integrazione tra ferro e gomma. Potrebbe essere questa l’occasione giusta per trovare soluzioni per dare risposta ai territori marginali e finora scarsamente serviti dal trasporto pubblico».

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