Sono ancora senza esito le ricerche di Carlo Manfroi, 63 anni, di Cencenighe Agordino, uscito ieri per una passeggiata, come d’abitudine, e non più rientrato. L’uomo è partito assieme al suo cane dalla propria abitazione a Chenet in mattinata, da dove, in una decina di minuti di sterrata, si raggiunge Bricol da cui parte una rete di sentieri denominata Le Ial, sotto il Monte Pelsa. Alle 13.30 di ieri la maglie ha visto tornare il cane da solo e dopo aver atteso invano il marito, alle 16 ha lanciato preoccupata l’allarme.
La ricerca, che ha coinvolto una settantina di persone, si è concentrata sui sentieri principali per allargarsi oltre ed arrivare fino al Cordevole. I Vigili del fuoco hanno bonificato i corsi d’acqua, da Avoscan al Lago di Cencenighe. L’elicottero della Guardia di finanza di Bolzano, con a bordo personale del Soccorso alpino di Agordo, ha sorvolato a lungo l’area. Controllata la zona prossima a Bricol e all’abitato a nord e a sud. Erano presenti il Soccorso alpino di Agordo, Alleghe, Val Biois, il Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cortina e Auronzo, i Vigili del fuoco. Una decina le unità cinofile tra Soccorso alpino, Guardia di finanza e Associazione nazionale dei Carabinieri. Tre i cani molecolari dell’Alpenverein.
Carlo Manfroi è alto un metro e ottanta circa ed è di corporatura longilinea, indossa pantaloncini corti color carta da zucchero, una giacca azzurra e scarpe da ginnastica bianche. Chiunque avesse sue notizie è pregato di contattare i carabinieri.
Domani la ricerca si concentrerà in alcune zone primarie e sarà valutato con la Prefettura come procedere nei prossimi giorni.
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