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sabato 20 Aprile 2024,

Parco della Rimembranza, Alpini a disposizione per i lavori di recupero

La Sezione Alpini di Feltre, con i suoi 4.700 soci, è fiduciosa di essere presto ascoltata dall’Amministrazione comunale e di poter conoscere quali siano i tempi necessari per il recupero del Parco.

La Sezione Alpini di Feltre all’indomani della tempesta Vaia, oltre a impegnarsi con i propri volontari di protezione civile, si è resa disponibile al recupero del Parco della Rimembranza in nome dell’alto valore storico e simbolico del luogo, nato originariamente come spazio di incontro, riflessione e memoria nel periodo che seguì alla Grande Guerra. Per concretizzare questo slancio, sin dai primi giorni gli Alpini hanno messo in campo i loro uomini che hanno sgomberato gli spazi del Parco dagli alberi abbattuti procedendo poi alla sistemazione dei cordoli perimetrali e alla fresatura delle ceppaie, coprendo le spese per alcune migliaia di euro. Contestualmente, la Sezione ha attivato una raccolta fondi e ha concordato con l’Amministrazione comunale le procedure da seguire per ridare vita agli spazi, ottenendo ampie rassicurazioni sulla condivisione delle scelte progettuali con l’Ana che, di fatto, sovvenziona il recupero del Parco.

Per rispettare il vincolo che tutela l’area, l’Amministrazione comunale in una prima fase si è resa disponibile a eseguire la progettazione attraverso il proprio Ufficio tecnico, per poi rivolgersi a uno Studio esterno, incaricato il 20 dicembre 2019. La raccolta fondi a favore del Parco ha avuto un buon successo grazie al contributo di soci, associazioni e cittadini, consentendo di disporre a fine 2019 di circa 20 mila euro ai quali si è aggiunto un contributo dall’Ana nazionale per altri 30 mila euro.

Considerata la disponibilità di fondi e di manodopera formata e qualificata a costo zero (la forza del volontariato alpino), le Penne Nere attendono ora di potersi mettere a disposizione per realizzare i lavori. La Sezione Alpini di Feltre, con i suoi 4.700 soci, è fiduciosa di essere presto ascoltata dall’Amministrazione comunale e di poter conoscere quali siano i tempi necessari per il recupero del Parco.

«I tempi si sono allungati per una serie di ragioni indipendenti dalla nostra volontà e non ultimo per i problemi legati all’epidemia di coronavirus – spiega il presidente Stefano Mariech – ma siamo certi che la situazione possa in breve sbloccarsi anche alla luce degli accordi diretti con il sindaco e del coinvolgimento della sede nazionale dell’Ana che ha deliberato di sostenere il progetto di recupero, se gestito attraverso la nostra Sezione. Quella perseguita non può essere considerata infatti una semplice attività manutentiva, ma la concretizzazione di un’opera che intende ridare vita ad un’area verde ricca di storia che rappresenta il simbolo preciso del nostro impegno a servizio della comunità. Custodia del territorio e della memoria: i motivi fondanti del nostro impegno associativo a favore della Città in un momento nel quale serve più che mai dare un forte segnale di identità e di speranza».

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