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giovedì 25 Aprile 2024,

Turismo sostenibile e sicuro? “Io scelgo Alpago 3.0” lancia le proposte per l’estate

Bortoluzzi: «In un’estate che sarà fortemente condizionata dalla limitazione agli spostamenti, abbiamo la grande possibilità di “piazzare” il turismo in Alpago».

Creare uno slogan e un sito di promozione dedicato, oltre a campagne mirate e progetti di storytelling del territorio. Il gruppo consiliare “Io scelgo Alpago 3.0” pensa all’offerta turistica nel post Covid e ha elaborato diverse proposte, frutto di uno vasto studio in cui sono state analizzate le dinamiche turistiche nella conca alpagota e i flussi di presenze e arrivi degli ultimi 15 anni. «In un’estate che sarà fortemente condizionata dalla limitazione agli spostamenti, abbiamo la grande possibilità di “piazzare” il turismo in Alpago. A patto di creare dei pacchetti orientati su diversi target possibili e soprattutto di correggere alcuni errori di impostazione che stiamo scontando da anni», afferma il consigliere comunale Massimo Bortoluzzi.

Il gruppo consiliare “Io scelgo Alpago 3.0” lancia un’idea concreta per la stagione 2020. Con pochi obiettivi, ma chiari. «La tutela della salute sarà fondamentale quest’estate, ma gli spazi di cui dispone il territorio sono funzionali a rispettare il distanziamento sociale», sottolinea il capogruppo Giuseppe Savi. «Quindi dobbiamo promuovere comportamenti sicuri, formare gli operatori e comunicare i punti di forza del nostro ambiente. Abbiamo la fortuna di avere un lago straordinario per la qualità delle acque, perfetto per imparare e praticare gli sport velici: dobbiamo valorizzarlo e spingere sulla promozione».

Dallo studio svolto dal gruppo “Io scelgo Alpago 3.0” emerge che le presenze (soprattutto per quanto riguarda il lago, vero motore turistico del territorio comunale) straniere e italiane si equivalgono numericamente. Ma il dato più significativo è la fluttuazione costante dal 2005 a oggi e la riduzione drastica nella durata media della vacanza. «Anche con variazioni importanti», mette in risalto Savi. «E non è frutto soltanto del calo dell’offerta alberghiera, che già non era ricchissima e che nel giro di quindici anni ha perso quasi una cinquantina di posti letto. Le criticità che si sommano a questo sono altre: la scarsa formazione degli operatori del turismo, e la mancanza di una comunicazione e promozione coordinate. Aspetti su cui conviene lavorare fin da subito, anche perché l’estate alle porte potrebbe rappresentare una svolta, soprattutto per il turismo di prossimità».

«L’offerta turistica del nostro territorio è molto vasta, anche se finora non è stata adeguatamente pubblicizzata», aggiunge Bortoluzzi. «C’è il segmento delle escursioni e del nordic walking, attività in crescita. C’è il segmento della mountain bike e quello dello sport al lago. Ma c’è anche l’area gastronomica e quella legata alla cultura. Credo che sarebbe fondamentale riunire tutto ciò in un unico brand territoriale per comunicare all’esterno cosa può voler dire vacanza in Alpago».

Nella proposta di offerta per la stagione 2020 è inserita la creazione di uno slogan, “Alpago porta delle Dolomiti”, e si propone di unificare sotto un medesimo portale le Pro loco, oltre che di realizzare contenuti targettizzati, una newsletter, un ufficio turistico on line, campagne mirate e strategie di comunicazione basate sulla narrazione dei luoghi.

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