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giovedì 28 Marzo 2024,

Al Bellunese il 100% dell’energia gratuita dalle grandi derivazioni idroelettriche

L’assicurazione è dell’assessore regionale Bottacin che sottolinea che si tratta di risorse aggiuntive rispetto a quanto c’è già e parla di «opportunità storica».

«Un’opportunità storica, senza precedenti, della quale beneficeranno tutti i territori, in particolare il Bellunese, a cui ancora una volta viene riconosciuta assoluta attenzione». Lo ha detto l’assessore regionale alla Difesa del Suolo, Gianpaolo Bottacin, che nel pomeriggio di oggi, giovedì 25 giugno, ha presentato a Belluno la nuova legge regionale, di cui è promotore, che prevede l’obbligo per i titolari di grandi derivazioni idroelettriche di fornire ogni anno a titolo gratuito 220 kilowattora di energia elettrica per ogni kw di potenza nominale media di concessione.

L’assessore si è detto stupito di alcune dichiarazioni contrarie alla nuova norma giunte dal Bellunese ritenendo che «anche chi ha polemizzato, se rileggerà con attenzione i contenuti della legge, si convincerà della sua bontà» (una legge che è uguale a quella della Lombardia che è stata «accolta con entusiasmo anche dal presidente della Provincia di Sondrio»). Una proposta di legge apprezzata a livello generale – ha fatto presente ancora Bottacin – e che fu approvata all’unanimità anche dalla Conferenza delle autonomie locali a cui partecipano diversi amministratori bellunesi: i sindaci Dalla Torre, De Bon, Scopel e Massaro, il presidente della Provincia Padrin, il presidente del Parco Vigne. Anche dal PD regionale – ha specificato l’assessore – è giunta una sostanziale approvazione, spiegando che al momento del voto si è astenuto essenzialmente perché avrebbe voluto che le risorse messe a disposizione dalla legge venissero destinate a interventi di carattere ambientale, mentre la maggioranza ha dato la priorità ad azioni di carattere sanitario e sociale.

Tra gli effetti positivi della nuova normativa Bottacin ha inteso rimarcare in particolare la messa a disposizione del territorio di risorse che non si sostituiscono, ma che sono aggiuntive a quelle che ci sono già, ricordando il suo impegno costante nella partita dell’acqua a favore del Bellunese. Risorse che, in attesa di una precisa ricognizione, possono essere stimate in 6/7 milioni e che in buona parte finiranno alla provincia di Belluno dove si trova l’85% delle grandi derivazioni idroelettriche destinatarie della nuova normativa che prevede la possibilità (caldeggiata anche dall’Autorità di settore) che ai territori venga distribuito l’equivalente in euro dell’energia da fornire gratuitamente perché ciò consentirà una gestione molto più semplice ed elastica dell’operazione.

Bottacin ha poi assicurato che alla provincia di Belluno giungerà il 100% dell’energia gratuita che le spetta. Con ciò ha voluto rispondere alle preoccupazioni che sono state espresse per questo aspetto, tra gli altri, anche dal presidente della Provincia di Belluno. Un’assicurazione che l’assessore regionale ha suffragato ricordando di essere stato tra i sostenitori dell’ordine del giorno del consigliere regionale bellunese Franco Gidoni che è stato approvato dal Consiglio e che ha impegnato la Giunta regionale a riconoscere alla provincia di Belluno il 100%. «Sono soldi in più, e sottolineo in più, che saranno dedicati integralmente al territorio, senza se e senza ma», ha concluso Bottacin, secondo il quale «grazie alla nuova legge regionale abbiamo ottenuto sull’idroelettrico la stessa autonomia di Trento e Bolzano».

Da parte sua Franco Gidoni, riprendendo un concetto già anticipato da Bottacin, ha rimarcato che questa nuova legge regionale è solo un primo passo nella partita delle grandi derivazioni idroelettriche che avrà il suo apice nel 2029 quando scadranno quasi tutte le attuali concessioni relative alle 32 grandi derivazioni presenti in Veneto (di cui 21 nel Bellunese) e le centrali elettriche diventeranno regionali. Di particolare importanza sarà quindi l’approvazione del progetto di legge 505 (che difficilmente vedrà la luce in questa legislatura) che si propone di normare le nuove concessioni che metteranno in gioco valori di decine di milioni. Gidoni l’ha definita una sfida, visto anche che il Governo nazionale ha impugnato la legge fatta dalla Lombardia su questa materia (per questo – ha spiegato Bottacin – abbiamo fatto una legge a parte per l’energia gratuita, per portare a casa questo risultato senza il pericolo di un’impugnazione governativa).

Da Gidoni, infine, anche due altri chiarimenti sulla legge appena approvata: la provincia di Belluno riceverà anche parte dell’energia (o dei soldi corrispondenti) delle centrali che si trovano in altre province, ma che hanno le opere di captazione dell’acqua nel Bellunese; la destinazione dell’energia (ma più probabilmente dei soldi) verrà decisa insieme da Regione e Provincia perché può riguardare settori di competenza di entrambi gli Enti.

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