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giovedì 25 Aprile 2024,

Belluno Alpina lancia il progetto Natura Park Famiglia

Alla Regione del Veneto e al Comune di Belluno l'associazione presenta anche il collegamento Nevegàl-Ronce-Valmorel.

Un percorso ad anello per le famiglie e il collegamento Nevegal-Ronce- Valmorel per gli escursionisti esperti: questo il progetto che l’associazione Belluno Alpina presenta alla Regione Veneto e al Comune di Belluno con l’obiettivo di valorizzare turisticamente, in estate e inverno, l’intero comprensorio. «Come associazione che vive nel territorio, conosciamo bene quali sono le richieste dei turisti», spiega il presidente Gimmy Dal Farra, «e per questo abbiamo pensato alla realizzazione di un percorso ad anello, con partenza e arrivo dal parcheggio di Col Canil, che collegandosi alla rete già esistente della viabilità silvo-pastorale e della sentieristica principale possa raggiungere le principali strutture ricettive e valorizzare le peculiarità storiche, antropologiche e naturalistiche del territorio del Nevegal e di Valmorel».

Due i percorsi possibili, accessibili a tutti: una versione più corta, percorribile in poco più di un’ora e mezza, e una più lunga, circa tre ore di escursione. Si potranno ammirare così i tradizionali muri a secco, il bosco di abete rosso e la faggeta, la sorgente di acqua bruna, gl animali al pascolo, la casera di Costa Legner e il borgo rurale di Valdart, insieme ai tanti altri punti di interesse individuati da Belluno Alpina. «Sono previste anche aree picnic e di gioco per i bambini, con figure, arredi e tabelle che possano unire divertimento e didattica. Pensiamo anche ad un ponte tibetano e a aree attrezzate per esperienze sensoriali, come la camminata a piedi nudi sul muschio, sui prati o nell’acqua», aggiunge Dal Farra. Per la realizzazione di questo percorso, si dovrà intervenire nella ricostruzione dei muretti a secco, nella pulizia e impermeabilizzazione delle pozze di alpeggio, nella riqualificazione di sorgenti e piccole fontanelle, nella pulizia e messa in sicurezza dei boschi.

Questo anello diventerebbe poi parte importante per il collegamento Nevegal – Ronce – Valmorel, percorso in quota dedicato agli escursionisti più esperti con un tempo di percorrenza stimato tra le 6 e le 8 ore: «In questo caso», precisa Dal Farra, «saranno richiesti solo interventi minori, come la sistemazione delle tracce sentieristiche che attualmente risultano poco visibili e non interamente fruibili e la realizzazione di un percorso che unisca le diverse tracce e possa godere di una adeguata tabellazione».

Il costo stimato dall’associazione per l’intero progetto è di 150.000 euro: «Lo scorso febbraio, prima dello scoppio della pandemia, siamo stati ricevuti a Venezia dal dottor Mauro Viti della Direzione Turismo della Regione Veneto con il quale abbiamo discusso proprio della creazione di percorsi tematici e naturalistici che rientrerebbero nella “Via delle Prealpi” promossa dalla Regione e che unisce il Lago di Garda all’Altipiano del Cansiglio», fanno presente da Belluno Alpina. «Abbiamo quindi chiesto al dottor Viti se la nostra idea possa essere finanziata con i fondi destinati a questa Via, e allo stesso tempo continuano i rapporti con il Comune di Belluno, tramite il tavolo antispopolamento e il progetto Ronce 2020, che interverrà nel comprensorio con i fondi incassati dagli schianti di Vaia sul colle».

La collaborazione di Belluno Alpina con gli enti locali non si ferma qua: «In attesa di riscontri su questa idea, continuiamo a lavorare per il completamento del tratto silvopastorale tra Nevegal, Ronce e Valmorel e per la realizzazione del lago polivalente. Mai come ora abbiamo avuto bisogno di concretezza: sono interventi necessari per difendere l’area, e per questo attendiamo un grande sforzo dalla Regione Veneto, per il tramite dell’assessore Gianpaolo Bottacin con il quale ci siamo sentiti spesso, per rendere realtà questi interventi che consentiranno di ripulire tonnellate di schianti ancora a terra e di mettere in sicurezza dagli incendi i boschi del comprensorio. Non dimentichiamo poi il grande impegno per il ritorno del Giro d’Italia a più di 50 anni dallo storico passaggio per Ronce. Vogliamo affiancare al turismo “dolce” dei percorsi per famiglie la realizzazione di servizi per residenti e visitatori, oltre a un potenziamento dell’offerta ricettiva e a eventi sportivi e culturali di grande richiamo, così da rinverdire i fasti del nostro territorio».

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