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giovedì 18 Aprile 2024,

Dopo il Covid più soldi nella sanità, Prefetto e Ulss si attrezzano contro le attenzioni criminali

Hanno sottoscritto oggi, venerdì 3 luglio, l’«Intesa per la legalità e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale».

Il prefetto di Belluno Adriana Cogode e il direttore generale dell’Ulss 1 Dolomiti Adriano Rasi Caldogno hanno sottoscritto oggi, venerdì 3 luglio, in prefettura l’«Intesa per la legalità e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale», un accordo per realizzare una “barriera” alle possibili attenzioni criminali sulla sanità visto che nei prossimi anni, a seguito dell’emergenza epidemiologica del coronavirus, maggiori saranno gli investimenti pubblici in questo settore.

Attraverso l’intesa viene rafforzato il sistema di cautele previste dall’ordinamento antimafia, garantendo comunque la celere realizzazione degli interventi. In particolare, nei settori sensibili la partecipazione delle imprese alle gare di appalto di lavori indette dall’Ulss sarà subordinata all’iscrizione nella “white list” provinciale ovvero alla comprovata presentazione di domanda in tal senso. Analoga prova sarà richiesta, a cura della ditta aggiudicataria, nei confronti di ogni subcontraente o fornitore di tutto il processo di filiera. Inoltre saranno assicurati nei confronti di tutti gli operatori impegnati nei lavori i più rigorosi controlli previsti per il rilascio dell’informazione antimafia.

L’Ulss si è inoltre impegnata a inserire, nei bandi di gara e contratti in questione, specifiche clausole volte a garantire la corretta attuazione dell’intesa e rendere effettivi i controlli ivi previsti. Massima attenzione sarà inoltre assicurata al tema della sicurezza sul lavoro grazie alla previsione di clausole risolutiva espressa o di revoca dell’autorizzazione al subappalto o subcontratto in caso di grave e reiterato inadempimento delle disposizioni in materia di collocamento, igiene e sicurezza sul lavoro.

Il prefetto ha espresso grande soddisfazione. «Quello della provincia di Belluno», ha sottolineato , «è un territorio e un tessuto economico sano. Con l’intesa sottoscritta oggi, che si pone in linea con le indicazioni fornite dal Ministro dell’Interno con la direttiva del 10 aprile scorso, intendiamo preservarlo da eventuali tentativi ingerenza criminale nell’economia legale che potrebbero essere favoriti dalla situazione di difficoltà legata alla grave emergenza epidemiologica da Covid-19. L’accordo», afferma ancora Cogode, «rappresenta il primo passo di un più vasto progetto di prevenzione, che coinvolgerà anche i Comuni e le associazioni di categoria, che intende intercettare, oltre ai tentativi di infiltrazione delle consorterie criminali e le possibili interferenze lesive per lo sviluppo dell’economia, anche i segnali di disagio per il difficile momento che la nostra comunità sta vivendo».

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