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venerdì 26 Aprile 2024,

Indagine di Mido e Anfao: nell’occhialeria c’è ottimismo

I risultati del sondaggio «Insieme per il futuro dell’eyewear» che ha coinvolto le imprese.

Mido e Anfao hanno promosso un’indagine che ha coinvolto gli operatori dell’occhialeria, il progetto si chiama «Insieme per il futuro dell’eyewear». Due le tematiche esplorate: da un lato come è stato affrontato il periodo di emergenza; dall’altro in che modo si sta guardando al futuro e con quali progetti e idee si sta ripartendo.

Il questionario, svolto su un campione di 100 aziende italiane e 100 straniere (di cui quasi il 70% europee, il 15% asiatiche e il restante 15% diviso fra imprese americane e mediorientali), ha rilevato soprattutto in Italia, una buona dose di ottimismo riconducibile alla forza dei protagonisti che rappresentano l’imprenditoria nazionale. Con creatività e spirito di iniziativa, la filiera è pronta e convinta di riuscire a raggiungere presto delle buone performance nonostante le significative complessità riscontrate negli ultimi mesi causate dal Covid-19.

In particolare, vengono riportati di seguito alcuni tra i più significativi risultati emersi dall’inchiesta: quasi il 50% delle aziende straniere è rimasta sempre aperta contro il 20% delle aziende italiane. Il 30% circa delle aziende del nostro paese ha fermato le attività limitatamente alla messa in sicurezza della struttura.

Riguardo al tempo di chiusura, un terzo delle aziende italiane ha chiuso al massimo 1 settimana; un terzo da 2 settimane a 1 mese; un terzo oltre 1 mese. Le aziende straniere si dividono invece in due macrogruppi: il 50% è rimasto sempre aperto ma chi ha chiuso, lo ha fatto a lungo, oltre 1 mese. Ancora, quasi la totalità delle aziende italiane si è organizzata attraverso turni; sia in Italia che all’estero, 1 azienda su 4 ha continuato la sua produzione standard (in Italia, per lo più per ordini già in essere); poche le aziende che sono riuscite a riconvertire la produzione in dispositivi medici di protezione.

Altri dati risultano interessanti. Un’azienda straniera su 4 non ha fatto ricorso a nessuno strumento governativo, percentuale molto maggiore all’Italia, dove solo 1 azienda su 10 non ha usufruito di alcun aiuto statale. L’ottimismo dei nostri imprenditori si scontra con una scarsa fiducia nei confronti dell’economia generale e delle nostre istituzioni. Si percepisce una sfiducia nelle future possibilità di trasformazione in tutta l’industria. Questo sentiment non risulta all’estero dove si mostra invece maggiore ottimismo in riferimento a questo tema.

«Nonostante la battuta d’arresto causata dall’emergenza sanitaria, siamo soddisfatti di aver riscontrato resilienza e forza di volontà da parte del sistema dell’occhialeria italiana, l’inizio per una forte ripartita di cui tutti sentiamo il bisogno», afferma Giovanni Vitaloni presidente Mido e Anfao, «vogliamo con determinazione realizzare a settembre un’edizione speciale di DaTE. Da settimane stiamo lavorando sull’ottimizzazione organizzativa e la messa in sicurezza della manifestazione e continuiamo a impegnarci quotidianamente sull’organizzazione di Mido 2021 perché possa effettivamente rappresentare il grande rilancio globale della nostra industria».

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