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giovedì 28 Marzo 2024,

Code in Alemagna: bene i cantieri, ma bisogna ridurre i disagi del traffico

Presa di posizione di Claudia Scarzanella (nella foto) presidente di Confartigianato Belluno.

«La montagna bellunese ha bisogno di infrastrutture adeguate. Proprio per questo servono soluzioni per evitare le code che non fanno solo il male del turismo: danneggiano anche la competitività delle nostre imprese». È il commento della presidente di Confartigianato Belluno, Claudia Scarzanella, all’indomani dell’ennesimo episodio di traffico bloccato sulla strada verso il Cadore e Cortina. Dopo sabato, infatti, le code si sono ripresentate puntuali anche ieri pomeriggio, per il traffico da rientro dei turisti della domenica.

«Alla lunga i turisti che impiegano oltre quattro ore per percorrere i 150 chilometri tra Cortina e Venezia si stancheranno e sceglieranno altre località, come ha stigmatizzato nei giorni scorsi il presidente della Provincia Padrin. E per questo vanno risolti subito i nodi che creano le code», continua la presidente Scarzanella. «I lavori attivi sono indispensabili e ben vengano: erano anni che li chiedevamo. Dobbiamo, però, trovare le soluzioni più adeguate per fare in modo che i cantieri siano messi in condizione di ridurre al minimo i rallentamenti, ad esempio attraverso l’impiego di movieri. Nel breve periodo, in un’estate che sarà di grande rilancio per la montagna, non possiamo permetterci di perdere l’occasione di intercettare i flussi dalla pianura. In questo senso, l’esenzione dal pedaggio autostradale, soprattutto durante i fine settimana, potrebbe essere il modo giusto per incentivare i turisti ad arrivare nel Bellunese».

La presidente Scarzanella sottolinea poi il grande tema del gap infrastrutturale della provincia di Belluno. «Non lo vediamo solo nei fine settimana, ma tutti i giorni, perché sta costando caro anche alle nostre imprese, che già scontano la marginalità geografica. Il contesto dolomitico e montano in cui è inserito l’artigianato bellunese potrebbe e dovrebbe essere un valore aggiunto; invece, a causa dell’assenza di collegamenti materiali adeguatamente dimensionati sta diventando una zavorra per la competitività delle imprese. Confartigianato Belluno si è espressa più volte a favore della realizzazione delle infrastrutture; la situazione attuale non fa che confermare la necessità di un intervento risolutivo. Anche perché con i collegamenti si può combattere lo spopolamento delle “terre alte”. Il Covid ha evidenziato il bisogno di ambiente, aria pura, di montagna: sono convinta che se anziché quattro ore di macchina, ci si mettesse meno a raggiungere la nostra provincia, con infrastrutture adeguate, non solo sarebbe più facile per le comunità locali rimanere a vivere in quota, ma sarebbe molto agevole anche per chi oggi sta in pianura scegliere di abitare nel Bellunese».

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