È stato approvato ieri, giovedì 9 luglio, in via definitiva, dalla Commissione Bilancio della Camera lo schema di decreto del presidente del Consiglio sulle modalità di erogazione delle risorse per i Comuni veneti confinanti con la Regione Friuli Venezia Giulia per il triennio 2018-2021. Il giorno prima un’analoga approvazione era avvenuta in Commissione Bilancio del Senato. Il provvedimento ora è nella mani del presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, che dovrà emanare il decreto e consentire di effettuare i bandi a cui potranno accedere i Comuni.
Al “Fondo per le aree svantaggiate di confine” possono accedere i 20 Comuni piemontesi che confinano con la Regione Valle d’Aosta e i 27 Comuni veneti confinanti con il Friuli Venezia Giulia (tra cui 12 Comuni bellunesi). La modalità di erogazione è attraverso bando, ma le maglie sono abbastanza larghe, ricorda l’on. Roger De Menech: «I bandi riguardano investimenti per lo sviluppo economico e sociale e quindi è possibile finanziare sia lavori pubblici su infrastrutture (strade, reti energetiche, ecc.), sia opere pubbliche quali scuole, edifici, impianti sportivi. I fondi sono destinati ai Comuni confinanti, ma nulla vieta a questi di fare progetti di area vasta che comprendano più enti beneficiari, anche coinvolgendo Comuni non di confine».
«La disponibilità complessiva è di circa 50 milioni di euro, poco più di un milione di euro per ciascun Comune», ricorda De Menech. «Anche queste risorse, dopo quelle messe a disposizione dal governo ai Comuni in via straordinaria per fronteggiare l’emergenza sanitaria, agevoleranno la ripresa economica, soprattutto nelle zone rurali e più lontane dai grandi centri metropolitani finanziando progetti di sviluppo territoriale».
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