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giovedì 28 Marzo 2024,

Confartigianato, i consigli dello psicologo per i problemi del post Covid

La presidente Scarzanella (nella foto): «L’associazione può essere il primo step per far emergere le difficoltà e offrire un aiuto».

Riprendere un ritmo di lavoro a misura d’uomo e disinnescare i conflitti che stanno nascendo nella rabbia repressa durante il lockdown: sono due dei consigli pratici indirizzati agli imprenditori bellunesi dallo psicologo Oscar Miotti, ospite del convegno organizzato da Confartigianato Belluno. «Sostegno psicologico nel post Covid» il titolo della serata, fortemente voluta dall’associazione e partecipata da un buon numero di persone, sia in presenza (nella nuova sala convegni di Piazzale Resistenza a Belluno) sia a distanza, con collegamento sulla piattaforma Zoom e in diretta Facebook.

Il dottor Miotti, in una chiacchierata con la presidente Claudia Scarzanella, ha passato in rassegna le criticità che la pandemia ha messo a nudo e che la lenta ripresa sta esasperando. Dalla paura di non riuscire a riprendere il lavoro alla rabbia nei rapporti interpersonali; dal ritmo frenetico alla ricerca della normalità fino all’insorgere di nuove forme di ipocondria.

«Abbiamo posto l’attenzione su un aspetto che troppo spesso passa in secondo piano: i risvolti psicologici del lavoro e della crisi», spiega la presidente di Confartigianato Belluno, Claudia Scarzanella. «Il problema economico, il far quadrare i conti nonostante la crisi, è solo una delle preoccupazioni dell’imprenditore. Ma ci sono le reazioni personali a questo aspetto, che nascono dentro ciascuno e si evolvono in maniera diversa. Dobbiamo saper leggere i segnali che il corpo e la mente ci danno, in modo da affrontare in tempo le ansie, gli esaurimenti e altre difficoltà di natura psicologica, perché non si traducano in un costo sociale che peserà ulteriormente. Iniziare a creare un ambiente di fiducia e di dialogo con l’associazione può essere il primo step per far emergere le difficoltà e offrire un aiuto. Confartigianato Belluno ha come mission quella di offrire servizi agli associati. Dobbiamo pensare a servizi a tutto tondo, anche orientati in questo senso».

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