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mercoledì 24 Aprile 2024,

Sale giochi, il Consiglio di Stato dà ragione al Comune di Belluno

Riconosciuta la possibilità di includere i bancomat nell’elenco di luoghi sensibili da cui le sale giochi devono rispettare una distanza minima.

Il Consiglio di Stato ribalta la partita sull’inclusione dei bancomat nell’elenco di luoghi sensibili da cui le sale giochi devono rispettare una distanza minima. È quanto emerge dalla sentenza che accoglie il ricorso del Comune di Belluno contro la sentenza del Tar Veneto di aprile 2019. In quella occasione i giudici amministrativi avevano bocciato la norma comunale che prevede tra i punti off limits anche i bancomat, accogliendo il ricorso della società titolare di una sala vlt. La Terza sezione di Palazzo Spada, riferisce Agipronews, ha ritenuto però di annullare gli effetti di quella sentenza: nel corso degli ultimi anni, ricordano i giudici, il Consiglio di Stato «ha più volte affermato che dalla legislazione nazionale si ricava il principio della necessaria pianificazione della distribuzione sul territorio delle sale da gioco, allo scopo di contenere e contrastare il fenomeno della ludopatia».

I giudici amministrativi e la Corte Costituzionale hanno più volte ribadito «che le disposizioni sui limiti di distanza imposti alle sale da gioco dai luoghi sensibili siano dirette al perseguimento di finalità, anzitutto, di carattere “socio-sanitario” e anche di finalità attinenti al “governo del territorio”, sotto i profili della salvaguardia del contesto urbano». Sono quindi legittime le scelte delle Regioni di ampliare il numero dei luoghi sensibili. Riguardo ai bancomat, in particolare, «la distanza prescritta è solo un ulteriore mezzo per evitare che l’occasione del prelievo sia facilmente colta dal soggetto ludopatico per continuare o aggravare la sua condizione sociale, personale e patologica».

«Siamo soddisfatti di questa sentenza che conferma quanto abbiamo sempre sostenuto», commenta il sindaco Jacopo Massaro. «Abbiamo sempre considerato i bancomat come un punto sensibile al pari delle scuole, delle chiese, delle strutture sanitarie, per una questione di salute pubblica: per questo, ci fa piacere che il Consiglio di Stato abbia rilevato come la distanza minima prevista dal regolamento tra gli sportelli bancomat e le sale gioco sia “un ulteriore mezzo per evitare che l’occasione del prelievo sia facilmente colta dal soggetto ludopatico per continuare o aggravare la sua condizione sociale, personale e patologica”, parlando anche di “finalità di carattere socio-sanitario e attinenti al governo del territorio”. Proprio in questo senso va infatti anche la collaborazione che portiamo avanti da mesi con i comuni dell’Alpago, della Valbelluna e del Feltrino per l’unificazione degli orari di apertura delle sale slot, che consente di limitare gli spostamenti dei giocatori “pendolari”».

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