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giovedì 28 Marzo 2024,

Protesta contro le opere per i Mondiali di sci 2021

Si è svolta oggi con la partecipazione di oltre un centinaio di soci di comitati locali, di associazioni ambientaliste, del Cai, di liberi cittadini.

Oggi, domenica 19 luglio, oltre un centinaio di soci di comitati locali, di associazioni ambientaliste, del Cai, di liberi cittadini si sono ritrovati a Cortina d’Ampezzo per manifestare contro le opere in via di realizzazione per i Mondiali di sci alpino del 2021. La manifestazione si è svolta in due fasi “statiche”. La prima presso il parcheggio Alexander Hall, dove si sono tenuti diversi interventi. I rappresentanti locali hanno illustrato il percorso della assegnazione dei Mondiali a Cortina e l’impegno svolto dall’ambientalismo locale e nazionale per opporsi prima e per mitigare poi gli effetti negativi della manifestazione. E’ stato anche sottolineato che molti dei cantieri che sono stati aperti appaiono superflui e che nessuna opera del passato, non più usata, è stata demolita. E’ stata anche espressa la convinzione che siano state violate le normative europee riferite a Rete Natura 2000, direttiva Uccelli e Habitat, la Carta del Paesaggio, la Convenzione delle Alpi in 5 dei 9 protocolli (Difesa dei suoli, Foreste, Paesaggio e aree protette, Mobilità, Turismo) e che sia stata violata anche la Costituzione italiana all’art. 9, laddove si tutela il paesaggio, e all’art. 118, dove si esplicita che i processi partecipativi dei soggetti interessati devono essere favoriti dalle istituzioni.

Nel corso degli interventi è stato anche fatto presente che l’attuale generazione non può permettersi di consumare un solo metro quadrato in più di quanto è già avvenuto, nel rispetto dei diritti delle generazioni future.

Ora il lavoro dell’associazionismo consisterà nel raccogliere documentazione per illustrare all’Unione Europea e alle Federazioni sportive le inadempienze nei confronti delle direttive europee, nella convinzione che le Alpi non dispongano di luoghi idonei a sostenere i grandi eventi sportivi internazionali.

Nela seconda parte della manifestazione “statica” in località Cianzoppè (verso le 5 Torri) i partecipanti hanno messo a dimora un abete rosso di 8 anni, nato da sementi autoctone: una pianta simbolo dell’azione propositiva delle associazioni e dei cittadini italiani sensibili all’ambiente.

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