Gli Amici delle Scuole in Rete hanno un nuovo Direttivo che evidenzia ancor più di prima l’anima intergenerazionale e provinciale dell’associazione. Infatti la studentessa Anna Petra Ruoso, di Pieve di Cadore, sostituisce l’ing. Marco Rossato, dimissionario per motivi personali, e con gli studenti Lorenzo Chiesura, Antonio Da Col e Giovanni Bino, confermato vicepresidente, forma la squadra di giovani che accompagnerà la presidente Daniela Mangiola, confermata nel ruolo, il tesoriere Danilo Zanon, la dirigente scolastica in pensione Concetta Spadaro (che sostituisce Francesco Masut), Franco Chemello e Paolo Capraro.

La presidente Mangiola ha ringraziato per l’ottimo lavoro fin qui svolto i due membri uscenti e ha presentato i lusinghieri risultati conseguiti dall’Associazione, nonostante l’interruzione imposta dal lockdown, visto il coinvolgimento di quasi 5.000 studenti nelle attività svolte in collaborazione con Le Scuole in rete per un Mondo di Solidarietà e Pace e con la Consulta Provinciale degli Studenti; il supporto a 1.000 studenti per l’organizzazione delle attività nelle assemblee di Istituto; il coinvolgimento di 220 studenti nell’approfondito corso di formazione «Dai Balcani una lezione dell’Europa» alla ricerca dei meccanismi delle guerre del passato e del presente, percorso che doveva portare sui luoghi della guerra nella ex Jugoslavia con un viaggio purtroppo annullato all’ultimo a causa della pandemia; senza poi dimenticare i corsi di formazione per 100 docenti, le iniziative di teatro civile, gli incontri di approfondimento offerti agli studenti e al pubblico con firme prestigiose come Ezio Mauro, Paolo Rumiz, Frediano Sessi, Raffaele Crocco ed altri.

Tra le varie attività, da ricordare anche il viaggio organizzato per gli adulti per approfondire il tema della valorizzazione, anche economica, del nostro Paese combattendo le rapine al patrimonio culturale e ambientale operate dalle mafie, dal disinteresse e dall’incuria; il supporto agli studenti durante il lockdown; le sempre più numerose e strette collaborazioni con enti ed associazioni (Provincia, Fondo Welfare provinciale, Comuni di Belluno, Feltre, Alpago e altri, Fondazione Teatri, Associazione nazionale vittime civili di guerra, Consorzio Bim, Ulss Dolomiti ecc.).

Un’iniziativa rivelatasi molto utile è stata quella del volontariato informatico, cioè del supporto a studenti e famiglie in difficoltà nel seguire la didattica a distanza e anche a favore degli anziani, particolarmente colpiti dall’isolamento imposto dall’emergenza coronavirus e in difficoltà nel destreggiare gli strumenti digitali, sempre più necessari per rimanere collegati con il mondo. A questo proposito va sottolineato il notevole entusiasmo degli studenti volontari nel seguire a distanza in modo personalizzato gli anziani, nel recuperare computer a beneficio delle famiglie svantaggiate e delle associazioni, nel partecipare all’attività di educazione a distanza tra pari realizzata fra studenti del secondo e del primo grado, nel produrre tutorial per anziani sull’uso dello smartphone (video che verranno messi in onda anche da Telebelluno durante questa estate).

Se il bilancio è lusinghiero, le prospettive sono di una crescita ulteriore, sottolineano nell’ambito dell’Associazione che è nata soltanto poco più di 4 anni fa per sostenere le Scuole in Rete, la corresponsabilità educativa e intergenerazionale della comunità provinciale e il protagonismo dei giovani.