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martedì 23 Aprile 2024,

I consigli del Soccorso alpino per vivere la montagna in sicurezza

Innanzitutto bisogna scegliere le gite tenendo conto della propria preparazione tecnica e della propria condizione psico-fisica.

Dato l’aumento degli interventi dovuto anche alla maggiore frequentazione delle montagne, seguita ai mesi di emergenza Covid-19, il Soccorso alpino ha sentito l’esigenza di riproporre alcuni consigli per organizzare le escursioni in modo sicuro, a cominciare da scegliere le gite tenendo conto della propria preparazione tecnica e della propria condizione psico-fisica, senza mai sopravvalutare le capacità individuali e considerando invece i limiti di ciascuno.

L’escursione – ricorda il Soccorso alpino – va preparata studiando il percorso con carte topografiche e guide aggiornate e assumendo informazioni dalle locali previsioni meteo aggiornate. Non va poi dimenticato che per schianti e frane alcuni sentieri risultano impraticabili ed è quindi fondamentale rivolgersi alle Sezioni del Cai del posto, alle Guide alpine, ai gestori dei Rifugi.

Il Soccorso alpino sottolinea poi che è sempre meglio essere in compagnia per contare sull’aiuto reciproco in caso di difficoltà e che è necessario verificare costantemente le condizioni del percorso; in caso di imprevisti (difficoltà elevate, pericoli ambientali, maltempo e altro) bisogna essere consapevoli che una rinuncia non è mai disonorevole.

È importante anche che lo zaino contenga un ricambio completo asciutto, cibo e soprattutto delle bevande. Non devono mancare neppure un piccolo kit di pronto soccorso e una pila frontale. È necessario anche vestirsi in modo appropriato con particolare attenzione alle calzature; sempre utile, anche nella bella stagione e a bassa quota, una giacca anti pioggia/vento e abbigliamento pesante.

Indispensabile poi attrezzarsi adeguatamente in relazione all’attività programmata, al percorso, alla quota e alla stagione e lasciare detto ai familiari l’itinerario e la meta che non va variata se non per necessità. Importante infine avvisare al rientro.

Chi si trovasse in difficoltà non deve farsi prendere dal panico, ma mettersi in posizione di sicurezza e attendere i soccorsi. Non è consigliabile affidarsi unicamente a strumenti tecnologici (smartphone, gps, ecc.): sono sicuramente utili, ma non sono in grado di proteggere in assoluto dai guai.

Ricordarsi anche di osservare le norme vigenti in materia di Covid-19.

Come allertare i soccorsi – In caso di bisogno in ambiente impervio e ostile – che manifesta comunque sempre un potenziale di pericolo per il rischio evolutivo – il numero da contattare in Veneto per allertare il Servizio sanitario e il Soccorso alpino e speleologico è tuttora il 118, non essendo ancora stato attivato nella nostra regione il 112 quale numero unico di emergenza. Al 112 – che resta nelle zone di assenza di copertura l’unico attivabile – rispondono ancora i Carabinieri che provvederanno subito a trasferire la chiamata al 118. Alla Centrale del 118 risponderà un operatore che, in base alla situazione in corso, stabilirà quale tipo di intervento, mezzi e personale siano necessari. Qualora si contatti il 118, bisogna cercare di non spostarsi dal luogo in cui ci si trova: si faciliterà l’individuazione da parte dei soccorritori; si potrebbe non essere più raggiungibili telefonicamente a poca distanza dal punto in cui prima c’era copertura; cambiando luogo si potrebbe addirittura peggiorare la propria situazione. Gli operatori del 118 chiederanno tutte le informazioni indispensabili, fornendo al contempo gli opportuni consigli in attesa dell’arrivo dei soccorsi.

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