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mercoledì 24 Aprile 2024,

Pieve, nuovo «Quaderno storico» dedicato al recupero della Batteria Castello

Edito dalla Tipografia Tiziano, è stato curato da Pierpaolo Genova.

Fresco di stampa, edito dalla Tipografia Tiziano di Pieve di Cadore, è uscito in questi giorni il «Quaderno Storico Numero 9» a cura di Pierpaolo Genova, dal titolo «Batteria Castello, idee per il suo recupero». Il primo dei «Quaderni storici» porta la data del 1983. Ne era stato artefice Arturo Fornasier che aveva individuato e suggerito per la pubblicazione alcune tematiche di storia locale di particolare interesse. Il riscontro si era rivelato positivo e altri «Quaderni» erano seguiti, curati da Renato De Carlo («Il Cadore racconta») e soprattutto da Emanuele D’Andrea con elaborati dedicati ai periodici cadorini (1868-1966), alle medaglie d’oro bellunesi al valor militare, ai medici e medicine in Cadore, al giro ciclistico d’Italia sulle Dolomiti, ai film ambientati in Cadore e a Cortina d’Ampezzo. La penultima pubblicazione risale al 2012.

Chi si inoltra a piedi, partendo dopo la casa di Tiziano, sulla strada che passa davanti al monumento di Pier Fortunato Calvi, ha ben presto davanti la visione delle Marmarole. Continuando a salire, incontra una serie maestosa di faggi secolari. Da lì la strada sterrata si dirama, da un lato verso il forte di Monte Ricco, recentemente restaurato con sapienza, oggetto di attrazione turistica e sede di iniziative culturali; dall’altro verso la Batteria Castello, lì dove sorgeva il castello di Pieve, oggi in condizioni diroccate e di sostanziale abbandono. Per questo appare significativa l’iniziativa di realizzare una pubblicazione che facesse il punto in maniera organica sulle vicende della Batteria Castello, nell’ottica di un’ulteriore valorizzazione dell’intera area.

Con passione di ricercatore e amore per il paese, Pierpaolo Genova ha ricostruito le vicende legate all’antico insediamento, soffermandosi sulle modifiche avvenute nel corso dei secoli con descrizioni attente anche a riprendere quanto è stato finora evidenziato dagli storici cadorini. Il fascino della costruzione resta ancor oggi inalterato, nonostante i tanti interventi che si sono susseguiti nel tempo. Batteria Castello trasmette, come del resto l’altro forte di Monte Ricco, suggestioni rese più potenti dall’ambiente naturale circostante.

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