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mercoledì 24 Aprile 2024,

Presentati i nuovi percorsi Oss: 7 corsi e 210 posti a disposizione

Secondo le stime della Regione Veneto da qui ai prossimi due anni nella sola provincia di Belluno serviranno 350 Operatori socio-sanitario.

Sono stati presentati nella mattinata di oggi, giovedì 10 settembre, nella sede della Provincia di Belluno, i nuovi corsi per Operatori socio-sanitario (Oss) 2020-2021. Si tratta di percorsi formativi a riconoscimento regionale per la copertura di 210 posti nel territorio dell’Ulss 1 Dolomiti (7 corsi totali: 4 nel distretto di Belluno e 3 in quello di Feltre). Un numero funzionale a coprire il fabbisogno di queste figure professionali per l’immediato futuro, dato che secondo le stime della Regione Veneto da qui ai prossimi due anni ne serviranno 350 nella sola provincia di Belluno.

«Il motivo è presto detto: abbiamo una popolazione che invecchia a un ritmo fortemente accelerato rispetto a molte altre zone d’Italia», ha sottolineato la consigliera provinciale delegata alla formazione e alla scuola, presente alla conferenza stampa insieme a Consorzio Bim Piave, Veneto Lavoro, Ulss 1 Dolomiti, Rotary Club Belluno e gli enti accreditati per la formazione specifica: Ceis, Circolo Cultura e Stampa, Enaip Veneto. «Per questo crediamo nella formazione specifica degli operatori socio sanitari, figure indispensabili per sviluppare la medicina territoriale e posizioni professionali pressoché certe, visti di dati demografici del prossimo futuro».

In provincia di Belluno, infatti, la struttura demografica è preoccupantemente sbilanciata verso gli over 65. I giovani (under 15) sono meno di 15mila e costituiscono appena il 12% della popolazione complessiva, mentre gli anziani (over 65) rappresentano un quarto dei residenti totali. Da questi dati emerge un indice di dipendenza strutturale (il rapporto tra la somma dei giovanissimi e gli anziani rispetto alla popolazione attiva – 15-65 anni) tra i più elevati in Italia.

«Ne deriva che servono figure di supporto per i bisogni delle persone anziane e delle dinamiche della nostra demografia», ha continuato la consigliera provinciale. «Per garantire condizioni ottimali di qualità di vita, ma non solo». «Si tratta di percorsi di formazione che dal punto di vista lavorativo hanno una certezza pressoché totale», ha spiegato la dirigente di Veneto Lavoro, Gabriella Faoro. «Una sottolineatura che abbiamo fatto anche nella mail inviata a circa 2mila dei nostri disoccupati, invitandoli a una call conference organizzata per i prossimi giorni per spiegare questa figura professionale».

L’inquadramento dei compiti e della mission dell’Operatore socio-sanitario è stato illustrato da Marco Dal Pont (referente dell’Ulss 1 Dolomiti): «L’Oss è una figura estremamente importante perché costituisce il 15% del personale dell’azienda sanitaria. Si trova a operare tra l’area sociale e l’area sanitaria e ha come obiettivo primario la cura della persona. Tre le aree di intervento: l’assistenza diretta alle persone non autosufficienti; l’assistenza indiretta negli ambienti in cui vivono persone non autosufficienti e nella collaborazione con i medici per attività diagnostico-terapeutiche e anche nelle attività riabilitative e psichiatriche».

Per quanto riguarda i corsi formativi, sono previsti tre cicli. Il primo con prova di selezione il 2 ottobre e avvio entro il 20 dicembre. Il secondo con prova selettiva il 15 gennaio e avvio entro il 31 marzo. Il terzo a seguire (selezione il 15 aprile, avvio entro il 30 giugno). A copertura dei costi di organizzazione, intervengono Provincia (con un finanziamento di 35mila euro) e Consorzio Bim. A sostegno invece dei corsisti ci sarà l’intervento del Rotary Club Belluno. «Abbiamo predisposto 35 borse di studio da 500 euro l’una, a cui si aggiunge il contributo di alcuni soci», ha spiegato la presidente, Chiara Santin. «Alcuni infatti si sono resi disponibili per tenere lezioni nei corsi e abbattere così ulteriormente il costo complessivo». Inoltre, come ogni anno, sono previsti contributi diretti anche da parte della Regione Veneto, in grado di abbattere i costi di frequenza.

Per partecipare ai corsi è necessario avere assolto al diritto dovere all’istruzione e formazione professionale ai sensi della normativa vigente oppure il compimento del 18° anno di età alla data di iscrizione e il titolo di licenza media. Possono partecipare ai percorsi formativi anche i cittadini stranieri, ma devono possedere il certificato di competenza linguistica rilasciato da enti certificatori, almeno di livello B1. I corsi sono accessibili sia alle persone disoccupate che agli occupati.

Informazioni dettagliate all’indirizzo mail ambito.belluno@venetolavoro.it

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