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sabato 20 Aprile 2024,

«Il sociale nel Dominio Veneto» tra il 1400 e il 1800

Nel volume dell’avvocato Ivone Cacciavillani (nella foto l’immagine di copertina) la descrizione degli interventi che fecero della nostra regione un territorio all’avanguardia in Europa.

È certamente particolare la recente pubblicazione dell’Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali dal titolo «Il sociale nel Dominio Veneto». Si tratta di un volume di un centinaio di pagine, opera dell’avv. Ivone Cacciavillani, che spiega cosa hanno fatto le autorità civili tra il 1400 e il 1800 sotto il dominio della Serenissima Repubblica di Venezia.

Temi che per noi sono di assoluta evidenza e ovvietà erano in quei secoli una innovazione dirompente e quasi eretica. Basti pensare alla difesa penale gratuita, all’affrancamento dei lavoratori da obblighi troppo gravosi, alla regolamentazione del vagabondaggio e dell’accattonaggio, alla possibilità dei carcerati di lavorare fuori dal carcere, alla creazione di ospedali e di punti di assistenza, all’intervento a sostegno delle ragazze che non potevano farsi una dote ecc. Tutti provvedimenti che nei territori che facevano capo a Venezia sono stati assunti dalle locali amministrazioni, in aggiunta a quanto la Chiesa aveva fatto per conto suo.

Il risultato è che, prima di tutto, l’opera di Venezia è stata molto importante e, sommata a quanto realizzato dalle Diocesi del territorio, ha portato il territorio veneto ad essere il più avanzato di tutta Europa. Non fa meraviglia, quindi, sentire affermare come la Costituzione italiana per tanti aspetti ha sviluppato e fissato quanto i nostri avi avevano creato.

Il volume è in vendita nelle principali librerie di Belluno e nella sede dell’Istituto Bellunese di Ricerche al prezzo di 15 euro.

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