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mercoledì 24 Aprile 2024,

Consegnato il premio giornalistico Giuseppe “Bepi” Zanfron

È stato assegnato a Giulia Diamanti per la sezione "video" e a Mauro Pigozzo per la sezione “carta stampata”.

È stato assegnato a Giulia Diamanti per la sezione “video” e a Mauro Pigozzo per la sezione “carta stampata” il premio giornalistico intitolato alla memoria di Giuseppe “Bepi” Zanfron, giunto alla sua terza edizione. L’iniziativa, che vuole ricordare il fotografo bellunese scomparso nel 2017, autore dei primi scatti della tragedia del Vajont il 9 ottobre 1963 e professionista che per mezzo secolo ha documentato con le sue fotografie la realtà bellunese, è stata proposta dal Sindacato Giornalisti Veneto e da Assostampa Belluno, con il contributo del Consorzio dei Comuni Bim Piave e con il patrocinio della Regione del Veneto, della Provincia di Belluno, del Comune di Longarone, dell’Unione Stampa Sportiva Italiana, della Fondazione Vajont, del Coni di Belluno e dell’Associazione Bellunesi nel Mondo.

Quest’anno, anche in vista dei grandi impegni sportivi che attendono la provincia di Belluno come i Mondiali di sci alpino 2021 e le Olimpiadi di Cortina-Milano 2026, sono stati premiati servizi giornalistici che hannoo raccontato con parole, immagini e video eventi di sport di montagna o eventi sportivi ambientati in montagna.

La cerimonia di premiazione si è tenuta nella serata di ieri, sabato 17 ottobre, nella sala del consiglio del municipio di Longarone, alla presenza delle autorità e della giuria, composta dalla presidente Sara Zanfron, fotografa professionista e figlia di “Bepi”, dalla segretaria del Sindacato giornalisti del Veneto, Monica Andolfatto, dal presidente di Assostampa Belluno, Ilario Tancon, dalla consigliera nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Michela Canova, dal fotografo professionista Adriano Barioli e dal giornalista sportivo Giovanni Viel.

Per quanto riguarda la sezione “carta stampata”, la scelta della giuria è caduta su Mauro Pigozzo, trevigiano, giornalista professionista del Corriere del Veneto, autore degli articoli sul Corriere della Sera e sul Corriere del Veneto intitolati «Silvia supera gli uomini in montagna “Per le donne la fatica è uno stimolo”» e «Ultra runner al femminile “Così si battono i maschi”», articoli relativi alla vittoria della veneziana Silvia Rampazzo alla Camignada poi siè refuge di Auronzo di Cadore, storica gara di corsa in montagna. Queste la motivazione: «Per aver superato la semplice cronaca della performance sportiva e aver lasciato spazio all’ambiente montano come coprotagonista della gara e della vittoria, mettendo in risalto la montagna come stile di vita».

Il Premio Zanfron torna a tingersi di rosa con la vittoria di Giulia Diamanti nella sezione “video”; giornalista praticante residente in provincia di Prato, è l’autrice del video-reportage «Lola sogna e muove le montagne» trasmesso su Corriere.tv e dedicato alla storia di Eleonora Delnevo, bergamasca, consulente ambientale di professione e climber per passione, vittima di un incidente che l’ha costretta in carrozzina, ma capace, con l’aiuto degli amici, di tornare a scalare le montagne, tra le quali la via Zodiac su El Capitan in Yosemite (California).

Il lavoro di Diamanti è stato premiato dalla giuria «per il servizio completo e coinvolgente, per il rapporto interpersonale della cronista con la protagonista del servizio e per aver sottolineato la capacità di inclusione della montagna che sviluppa ancora di più lo spirito solidale di alpinisti e montanari».

Alla cerimonia di premiazione condotta da Silvano Cavallet, che ha visto limitate le presenze in sala vista l’attuale emergenza sanitaria, hanno partecipato i familiari di “Bepi” Zanfron, oltre al padrone di casa, sindaco di Longarone e presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin, il presidente del Consorzio Bim Piave Umberto Soccal, il vice presidente regionale dell’Unione Stampa Sportiva Italiana Gilberto Padovan e la vicepresidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo Patrizia Burigo; lettere di saluto e congratulazioni per i vincitori sono arrivate dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà e dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia.

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