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giovedì 28 Marzo 2024,

Crollo dei pernottamenti, Scopel: ripartiremo da qui

Numeri pesanti per la stagione estiva nel Feltrino. «Dato parzialmente mitigato dai turisti “di giornata”. Da qui ripartiremo per la programmazione 2021».

Costa caro anche al territorio feltrino, sia in termini di presenze turistiche che del relativo introito derivante dalla tassa di soggiorno, lo “tsunami” coronavirus, che da inizio anno imperversa con effetti negativi anzitutto proprio su tutto il mondo delle attività turistiche e ricettive.

«I numeri parlano chiaro», commenta l’assessore al Turismo dell’Unione Montana Feltrina Dario Scopel, «a cifre pressoché definitive, riferite allo scorso 30 settembre, le presenze totali si sono attestate poco sotto quota 53 mila (circa 20 mila il numero degli ospiti totali), contro le quasi 113 mila dello scorso anno, con un calo che si aggira attorno al 55%. Il dato riferito ai pernottamenti», precisa Scopel, «viene parzialmente migliorato se teniamo conto dei turisti “mordi e fuggi” ovvero quelli che, specialmente durante i mesi estivi di luglio, e soprattutto agosto, hanno scelto le nostre città, le nostre valli e le nostre montagne per una visita in giornata; sebbene il loro numero non sia quantificabile in maniera precisa, in alcune località sono stati molti, ma è evidente che le ricadute economiche per il territorio non sono paragonabili a quelle di un soggiorno più prolungato».

La flessione sulle presenze riguarda, indistintamente, quasi tutti i comuni dell’Umf, con Feltre passata da 36.163 a 16.594 e Arsié – con il suo lago del Corlo – da 28.469 a 14.746, tanto per citare i due comuni trainanti. Pochi i segnali in controtendenza, tra cui Lamon che ha mantenuto le posizioni del 2019, guadagnando addirittura qualcosa.

Un calo che si è riversato, in pari misura, sugli introiti relativi alla tassa di soggiorno, che al 30 settembre scorso segna per il territorio feltrino un totale di circa 45 mila euro, con una flessione che viaggia di pari passo con quella delle presenze e sfiora il 60%. «Il consuntivo dei primi 9 mesi del 2020 (considerando anche che il periodo da qui a fine anno non si preannuncia certo esaltante) fotografa una situazione che ben conoscevamo e che, per certi versi, è stata addirittura meno negativa rispetto ad altri contesti geografici», aggiunge Scopel, «nonostante il periodo a dir poco complicato, abbiamo cercato di mettere in campo tutte le armi che avevamo a disposizione e abbiamo consolidato la strategia di promozione del territorio che da tempo abbiamo messo in atto in collaborazione con il Consorzio Dolomiti Prealpi. Non è stato comunque un anno perso, conclude l’assessore al turismo dell’Unione Montana Feltrina; faremo tesoro anche di questa esperienza difficile in maniera da farci trovare ancora più pronti e motivati all’inizio della nuova stagione 2021, che ci auguriamo tutti possa essere quella del pieno rilancio del nostro meraviglioso territorio. Magari», conclude l’assessore dell’Unione Montana Feltrina, «con un intervento di sostegno da parte del governo che vada ben oltre il flop dei “bonus vacanza” e riconosca a chi lavora ogni giorno per la valorizzazione delle zone turistiche decentrate forme di aiuto concreto e adeguate alla fase storica drammatica che stiamo vivendo».

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