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martedì 23 Aprile 2024,

Berton: «Le Alpi luogo di innovazione, dobbiamo collaborare»

Entra nel vivo il progetto Interreg Alpine Space che vede Confindustria Belluno Dolomiti collaborare con università, imprese e istituzioni dalla Francia alla Slovenia.

«Una traiettoria di innovazione unisce Belluno al resto dell’Arco Alpino con il progetto A-Ring», che vede Confindustria Belluno Dolomiti rappresentare il Bellunese all’interno di una partnership internazionale di primo livello, dalla Francia alla Slovenia. Lunedì 30 novembre si è svolto il primo workshop nazionale, durante il quale sono stati presentati i risultati del sondaggio promosso anche tra le aziende bellunesi: innovazione, formazione, digitalizzazione e sostenibilità sono tra le priorità confermate dall’indagine.

«Il nostro territorio può crescere e guardare al di là della pandemia e programmare un futuro sostenibile solo se collabora con le eccellenze di tutta la montagna europea, sul fronte dell’innovazione. Un fattore decisivo per rilanciare l’attrattività della nostra provincia e contrastare così lo spopolamento», è la convinzione di Lorraine Berton, presidente dell’Associazione degli industriali. «La Macroregione Alpina è una realtà e una opportunità sulla quale investire per accrescere la competitività dei territori».

L’iniziativa si colloca nell’ambito dell’Interreg Alpine Space – Spazio Alpino 2014-2020, un programma transnazionale europeo volto al miglioramento della cooperazione tra le regioni. Scopo del progetto è quello di individuare le priorità di Ricerca e Innovazione per l’Arco alpino europeo, creando un network fra aziende, università e Istituzioni locali. A guidare la cordata è il Polo Unimont dell’Università degli studi di Milano: oltre a Confindustria Belluno Dolomiti ci sono l’Università austriaca delle scienze applicate del Vorarlberg, il Ministero dell’istruzione sloveno, la Facoltà di pubblica amministrazione dell’Università di Lubiana, le due Università tedesche di scienze applicate di Kempten e Costanza, l’Autorità regionale del Burgenland, Regione Lombardia, l’Università della Svizzera Italiana e Plastipolis, cluster francese di innovazione per l’industria delle materie plastiche e dei compositi.

«Metteremo insieme le migliori competenze tracciando la mappa dell’innovazione macroalpina, di cui Belluno deve necessariamente far parte», rimarca la presidente di Confindustria Belluno Dolomiti. «Dal canto nostro, mettiamo a disposizione le esperienze maturate con l’Innovation Hub di Feltre, la Luiss Business School, il progetto Industrio Radar e tutte quelle iniziative che stiamo proponendo con successo sul territorio, con il coinvolgimento di startup innovative e imprese giovanili. L’obiettivo è la creazione di un ecosistema dell’innovazione che favorisca anche l’attrattività del nostro territorio, per talenti e investimenti». Allo stesso tempo, all’interno del network europeo, l’associazione bellunese porterà la voce delle imprese di tutta la montagna italiana: Confindustria Belluno Dolomiti infatti coordina i lavori di Confindustria per la montagna e presiede i tavoli dedicati all’innovazione all’interno degli Stati Generali della Montagna, promossi dal Governo.

«In questi anni non siamo mai stati fermi, creando contatti e dimostrando che Belluno – grazie al suo manifatturiero – ha un patrimonio di innovazione e competenze che non è secondo a nessuno», aggiunge Berton, «fare rete tra realtà diverse ma che hanno problematiche comuni è il modo ideale per crescere, soprattutto in un momento come questo, nel quale promuovere sinergie diventa fondamentale. La dimensione alpina ed europea ci deve vedere protagonisti anche in vista di Mondiali e Olimpiadi».

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