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giovedì 25 Aprile 2024,

Uscito il secondo Quaderno della «Biblioteca del Biois»

La pubblicazione ha per titolo: «Novembre 1917-Novembre 1918. Da Caporetto a Vittorio Veneto».

La notizia che il 24 ottobre 1917 qualcosa di grave era accaduto a Caporetto si diffuse in un baleno e fra i primi a ufficializzare la gravità del momento fu il vescovo di Belluno, mons. Giosuè Catarossi. Germanici e austro-ungarici dilagarono fino al Piave, sulle cui rive, come sul massiccio del Grappa e sugli Altipiani, gli italiani resistettero fino alla vittoria dell’anno successivo.

Gli abitanti rimasti nelle terre occupate, Friulani, Bellunesi, Trevigiani, Veneziani, Vicentini, trascorsero il terribile anno della fame, mentre tanti altri furono profughi dispersi in tutta l’Italia.
Anche in montagna quell’anno fu tremendo, dove prima si trovavano fronte e retrovie di una guerra fra le cime che vide episodi di eroismo e un nuovo tipo di conflitto, quello delle mine.

Di questo parla il Quaderno n. 2 della «Biblioteca del Biois» (intitolato «Novembre 1917-Novembre 1918. Da Caporetto a Vittorio Veneto»), che raccoglie – come nel primo Quaderno – i contributi di storici, di studiosi e di appassionati che sono stati ospiti, dal 2014 al 2018, della serie di convegni sul tema della Grande Guerra in Val Biois: Cesare Andrich («Come la nostra gente ha vissuto l’anno dell’invasione»), Daniele Ceschin («I profughi di Caporetto»), Luca Luchetta («I periti minerari e la guerra di mine»), Bepi Magrin («Cime di guerra: la battaglia del San Matteo»), Simone Menegaldo («La gloria non esiste: memoriale di un veneziano sulle Alpi»), Loris Serafini («La società nella Valle del Biois)». L’immagine dell’ultima di copertina è dell’artista falcadino Franco Murer.

La collana «Biblioteca del Biois», diretta da Sergio Tazzer, esce per TIPI Edizioni (Piazza Piloni 11, 32100 Belluno). Il volume costa 12 euro.

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