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venerdì 19 Aprile 2024,

Problema neve, D’Incà: «Governo pronto a intervenire»

Il ministro ha riferito che «c’è l’accordo per l’apertura dello stato di crisi e per il successivo passaggio in Consiglio dei ministri in cui si stabiliranno con la Protezione civile le prime somme urgenti per gli interventi necessari» (nella foto un particolare di un’immagine di Bruna De Candido relativa a Santo Stefano di Cadore).

«In seguito alla grande quantità di neve caduta sulle Dolomiti Bellunesi e sull’Alto Friuli, si procederà con una rapida azione coordinata tra istituzioni sia per liberare le abitazioni e i territori colpiti, sia per avviare l’iter con le prime somme necessarie agli interventi urgenti». Lo ha dichiarato Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento, al termine di diverse interlocuzioni istituzionali avvenute questa mattina per un primo punto della situazione dopo la grande quantità di neve che ha colpito Veneto e Friuli Venezia Giulia.

«Ho contattato subito i sindaci di alcuni comuni colpiti – prosegue D’Incà – da Zoppè di Cadore a Sappada: molti territori si trovano in uno stato di grande difficoltà, con numerose problematiche legate alla pulizia delle strade, al timore di possibili valanghe e al trasporto della neve nei piccoli paesi. Inoltre, il rischio maggiore è dato dalla grande quantità di neve che si trova sui tetti delle abitazioni e potrebbe farli cedere. In particolare, il sindaco di Danta di Cadore, Ivano Mattea, mi ha comunicato che dall’inizio dell’inverno sono caduti, nel Comune, quattro metri di neve».

D’Incà si è poi interfacciato con istituzioni e ministri: “Ho chiamato il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, Laura Lega, capo dipartimento dei Vigili del fuoco, e il prefetto di Belluno, Sergio Bracco, assieme alla ministra dell’Interno Luciana Lamoregese e al ministro della Difesa Lorenzo Guerini: a loro ho espresso la necessità di un intervento coordinato, con i mezzi necessari. Al ministro Guerini ho chiesto, attraverso la Protezione civile, un’azione dell’Esercito per la pulizia dei tetti e delle case nei paesi colpiti».

«Inoltre, durante le due riunioni di confronto, sia a livello provinciale sia nazionale assieme alle Regioni coinvolte», ha riferito D’Incà, «c’è l’accordo per l’apertura dello stato di crisi e per il successivo passaggio in Consiglio dei ministri in cui si stabiliranno con la Protezione civile le prime somme urgenti per gli interventi necessari, soprattutto di aiuto nei confronti delle ingenti spese sostenute dai Comuni».

Infine, il ministro D’Incà ha annunciato che «già nel tardo pomeriggio sono arrivati mezzi con pale dai comandi dei Vigili del fuoco di altre regioni e da parte dell’Esercito, oltre a frese e ad ulteriori strumentazioni utili agli interventi». Per questo ha ringraziato il prefetto Bracco «che si è immediatamente attivato dimostrando grande professionalità di coordinamento e di azione».

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