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giovedì 25 Aprile 2024,

Agordo, al freddo in attesa del prelievo in ospedale

La protesta del Comitato sanità Agordina sulla situazione che si è venuta a creare dopo che il centro prelievi è stato spostato sul retro dell’edificio per i lavori al Pronto soccorso.

Nella foto qui sopra la “sala d’attesa” del punto prelievi dell’ospedale di Agordo. Ecco l’inaccettabile condizione – sottolinea nel commentarla il Comitato sanità Agordina – in cui sono “ospitati” gli utenti all’entrata del centro prelievi dell’ospedale, spostato sul retro dell’edificio con l’avvio dei lavori per la ristrutturazione del Pronto soccorso. Persone, spesso anziane, costrette ad aspettare all’esterno, con temperature in questi giorni molto basse, prima di entrare al centro per effettuare il prelievo.

È vero che dopo le prime proteste sono arrivati i “funghi”, riconosce il Comitato, che però sottolinea che non possono comunque essere la soluzione del problema visto che, per sentire un po’ di caldo, le persone devono stare vicino al palo il che contrasta con le regole del distanziamento (inoltre, quando è stata scattata la foto qui sopra – alle 8.50 di oggi -, i funghi erano spenti).

Il Comitato fa poi presente di ritenere grave che l’Ulss non abbia considerato tempestivamente che l’apertura del cantiere per i lavori del nuovo Pronto soccorso avrebbe implicato lo spostamento del laboratorio e del centro prelievi e che il problema sia stato affrontato solo a 15 giorni dall’apertura del cantiere con soluzioni raffazzonate che dovevano essere provvisorie, ma che di fatto non sono più state riprese per sistemare le cose in modo definitivo.

Il Comitato sottolinea ancora che è utopistico pensare che tutti possano presentarsi all’ora esatta dell’appuntamento per evitare la fila e quindi a suo giudizio non può essere accettata l’idea dell’Ulss di procedere con accessi programmati a orari predefiniti perché spesso gli utenti del laboratorio sono accompagnati da familiari che hanno essi stessi problemi di lavoro e quant’altro.

Il Comitato ritiene inoltre che, oltre al freddo, non vada trascurato neppure il problema della presenza del cantiere con impalcature, scavi e scarichi a cielo aperto in prossimità dell’ingresso del centro prelievi, che ora è vicino alla cella mortuaria. Senza dimenticare gli ulteriori disagi che ci saranno con l’inizio delle trivellazioni, sempre in prossimità dell’ingresso, per il consolidamento antisismico dell’ala est.

Il Comitato ritiene importante poi rimarcare il disagio in cui è costretto ad operare il personale per il fatto che i prelievi vengono effettuati al centro trasfusionale, mentre il laboratorio è da tutt’altra parte. Il personale è quindi costretto a passare continuamente all’esterno dell’ospedale, senza dimenticare che i due tecnici di laboratorio continuano a lavorare in due piccole stanze dove non hanno né un piano di appoggio, né un lavandino.

Tutto questo – conclude il Comitato – mentre l’Ulss ha confermato un nuovo “taglio” ai servizi dell’ospedale di Agordo con la riduzione dell’orario dei medici di Radiologia. Di qui l’invito a una costante e più concreta vigilanza di tutti: utenti, cittadini, loro rappresentanti istituzionali, nella consapevolezza dell’importanza di avere personale e strutture adeguate sul territorio.

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