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mercoledì 24 Aprile 2024,

Rigenerazione della Scuola Gabelli, ecco i progetti degli arredi

Sono stati presentati a dirigenti scolastici, insegnanti e associazioni di cittadini per raccogliere osservazioni e proposte.

Prosegue il lavoro di rigenerazione urbana alla Scuola Gabelli di Belluno. Nei giorni scorsi è stata presentata la prima bozza dei progetti per gli arredi dei diversi spazi che dall’autunno 2021 torneranno ad accogliere i piccoli studenti bellunesi. Ad illustrarli sono stati gli architetti dello studio bolognese Cucinella che nelle scorse settimane hanno effettuato un tour di ricognizione dei materiali storici, un tempo custoditi alla Gabelli e ora conservati in diverse strutture comunali, che andranno recuperati e valorizzati; a seguire la presentazione, a gruppi scaglionati per il rispetto delle norme anti-contagio, erano presenti una delegazione della dirigenza e degli insegnanti della scuola primaria degli Istituti Comprensivi 1 e 3, una rappresentanza degli insegnanti della scuola dell’infanzia «Cairoli», i membri dell’Associazione Cittadini per il recupero delle Gabelli, la professoressa Mara Padovan per la Rete internazionale delle città educative (Rice), la consigliera delegata alla scuola Nadia Sala per il Comune di Belluno e Federica Carlot per il Polo Primi passi.

Ogni gruppo ha avuto l’opportunità di confrontarsi con i colleghi e con i professionisti, valutare le proposte e richiedere eventuali modifiche sia per quanto riguarda la distribuzione e l’allestimento degli spazi – aule didattiche, laboratori, servizi – sia per la tipologia di arredi e di materiali.

«Il punto di vista e le idee di chi andrà ad operare e vivrà quegli spazi è fondamentale in questa fase – commenta la consigliera Sala – e sicuramente si pone in continuità con lo spirito della progettazione partecipata che sin dal 2018 ha guidato e animato i progetti per il recupero e il rinnovamento di questa scuola. Ad esempio, si è discusso delle tipologie di banco, e le insegnanti della scuola primaria hanno optato per i banchi singoli, che per le diverse attività potranno permettere altrettante diverse modulazioni, creando così ambienti di apprendimento flessibili».

Particolarmente apprezzata poi l’idea di affiancare a queste moderne soluzioni il recupero di materiale che ha fatto la storia della scuola Gabelli.

In marzo lo studio presenterà il progetto definitivo.
I lavori di recupero della scuola, nonostante un rallentamento dovuto al lockdown della scorsa primavera, stanno sostanzialmente rispettando le tappe del cronoprogramma e il cantiere prosegue per riportare il prima possibile la scuola al suo splendore.

Una volta ripresa l’attività, la scuola ospiterà due corsi di scuola primaria (uno a tempo lungo e uno a tempo normale), un polo primi passi (bambini dai 24 ai 36 mesi) e una scuola dell’infanzia. Negli spazi rinnovati verranno inoltre ospitati l’Associazione Cittadini per il recupero delle Gabelli e le iniziative del progetto Rice, progetto di ricerca-azione in ambito educativo che fa parte delle azioni di rigenerazione “immateriale” che vede coinvolte nel percorso formativo anche tre Università (Iusve, Bologna e Università di Mons, in Belgio).

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