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venerdì 19 Aprile 2024,

Uncem e i sindaci chiedono a Draghi di sostenere la montagna

Invocati ristori e indennizzi per la filiera turistica, ma anche un piano montagna vero e proiettato in Europa (nella foto il presidente di Uncem, Marco Bussone).

L’Unione nazionale comuni ed enti montani (Uncem) ha predisposto e inviato a 3.800 Comuni montani un ordine del giorno da approvare e una lettera da firmare e da spedire al premier Draghi per chiedere ristori e indennizzi per il turismo invernale in sofferenza, ma anche un “Piano montagna” di visione e investimenti, per garantire impegni politici nazionali (e regionali) per tutte le filiere produttive delle Alpi e degli Appennini.

Nell’annunciarlo il presidente di Uncem, Marco Bussone, spiega che i sindaci stanno firmando in queste ore la missiva, indirizzata anche ai ministri Garavaglia e Gelmini, nella quale dicono di condividere la sofferenza degli operatori turistici, degli impiantisti, di tutti i “mestieri della montagna”, di tutti i lavoratori, in particolare ‘stagionali’, che non lavoreranno e necessitano di ammortizzatori.

«Confidiamo che il Governo possa definire ristori certi e immediati per le attività economiche in sofferenza e in crisi», c’è scritto nella lettera firmata dai sindaci, «e metta a terra anche indennizzi. Soluzioni immediate servono anche per tutti i lavoratori, rimasti senza reddito. Chiediamo di individuare strumenti di supporto alle imprese, agli uomini e alle donne rimasti senza impiego, e soprattutto nel riaffermare che la Montagna non è ‘margine dello Stato’, non è periferia o area troppo interna e debole».

«L’articolo 44 della Costituzione – sottolinea ancora la lettera – possa guidare il Parlamento e il Governo nella definizione di ristori, ma anche di incentivi, investimenti, strategie per lo sviluppo sostenibile, progettualità ampie e durature per le montagne. Ripartiamo con forza e determinazione. In questa direzione condividiamo la richiesta fatta recentemente da Uncem di avere un ‘Sottosegretario alla montagna’, un interlocutore per i territori, per gli enti e per le comunità locali. Altresì sarà decisivo introdurre un ‘Piano per la montagna’, di investimenti e infrastrutture, nel Piano nazionale ripresa e resilienza per l’uso delle risorse del Next Generation EU, attraverso i Comuni e gli Enti montani sovracomunali».

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