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giovedì 25 Aprile 2024,

Acc, ancora nessuna risposta da Giorgetti. Sindacati e lavoratori chiedono aiuto alla Todde

L'appello alla viceministro del Mise. Una lettera anche al prefetto di Belluno, affinché apra i canali utili e necessari per interessare Giorgetti.

Dal ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, interpellato nei giorni scorsi a vari livelli, non è ancora arrivata risposta. E sul caso Acc le segreterie Fim-Fiom-Uilm Belluno chiedono aiuto ad Alessandra Todde, che proprio in queste ore da sottosegretaria è diventata viceministro del Mise. «Fin da subito auspichiamo che Lei riprenda il governo del progetto Italcomp», si legge nella lettera, che porta la data di oggi, giovedì 25 febbraio. «Insieme a Lei e a tutti i soggetti coinvolti abbiamo sempre condiviso la strategica importanza della nascita del progetto per il rilancio del comparto del compressore in Italia e per garantire un futuro occupazionale alle lavoratrici e ai lavoratori della Acc di Belluno e della ex Embraco di Torino».

«Chiediamo quindi una rapida convocazione al Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza dei rappresentanti istituzionali delle regioni Veneto e Piemonte coinvolte nell’attuazione del piano, per eliminare ogni ostacolo alla costituzione del progetto Italcomp e per una rapida attuazione degli impegni assunti», continuano i sindacati, ricordando che «Acc esaurirà definitivamente le sue disponibilità di cassa al più tardi il 31 marzo prossimo, aprendo le porte ad uno scenario disastroso di fermo produttivo. Come abbiamo più volte sottolineato il tempo dell’attesa è ormai terminato, le lavoratrici e i lavoratori attendono risposte definitive alle loro legittime aspettative, indichiamo pertanto come termine ultimo i prossimi dieci giorni entro i quali definire e avviare compiutamente il progetto Italcomp».

Una richiesta d’aiuto è contenuta anche nella lettera inviata al prefetto di Belluno, Sergio Bracco. «Nel corso dell’incontro che Lei ci ha concesso nel mese di gennaio ha potuto conoscere nei particolari la vicenda che ha coinvolto la fabbrica e i suoi dipendenti», affermano sindacati e rappresentanti dei lavoratori. «Il governo precedente ha più volte ribadito il pieno supporto al salvataggio e alla messa in sicurezza di Acc come presupposto indispensabile per il rilancio del comparto del compressore in Italia, attraverso la creazione e la nascita del progetto Italcomp che include anche lo stabilimento ex Embraco di Chieri».

«Il cambio della compagine governativa ha purtroppo ingenerato un clima di incertezza che rischia di vanificare tutti gli sforzi e il lavoro fin qui mirabilmente svolti dal commissario e dai dipendenti tutti», sottolineano. «Lei ha già dimostrato forte interesse per questa delicata vertenza e vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori ed è per queste ragioni che le chiediamo nella sua qualità di più alta carica dello Stato in provincia di aprire i canali utili e necessari per interessare il ministro competente Giorgetti e per rappresentargli a nome della intera comunità bellunese l’urgenza di una soluzione che compete esclusivamente al dicastero che lui dirige».

Martina Reolon

1 commento

  • L’Amico cartaceo della scorsa settimana riporta una lettera firmata che condivido.
    Ho anch’io l’impressione che i vari soggetti che si esprimono sull’argomento si limitino a recitare la loro parte in commedia, senza dirci tutto. Mi pare evidente che ci siano dei nodi da sciogliere; nasconderli o ridicolarizzarli, come si sta anche facendo, non mi pare un buon servizio alla causa.

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